Domenica 17 Novembre 2024

Incidente aereo nell'isola di Sumatra, recuperati più di 140 corpi

L'aereo militare precipitato nell'isola di Sumatra

MEDAN. Sono oltre 140 i corpi recuperati dopo l'incidente aereo di ieri in Indonesia, dove un C-130 si è schiantato nel quartiere di Medan poco dopo il decollo. A riferirlo è una fonte di polizia.  Le squadre di soccorso sono ancora impegnate nelle operazioni di recupero, con ancora qualche piccola speranza di trovare qualche superstite. Il capitano della polizia del Nord Sumatra ha detto in tv che sono stati recuperati 141 corpi. Un incidente che arriva sulla scia di altri disastri aerei in Indonesia nell'ultimo decennio, riproponendo il tema dei dubbi standard di sicurezza dei voli nell'arcipelago. L'Hercules C-130, partito poco dopo mezzogiorno da una vicina base militare con la missione di portare rifornimenti a un'isola nel Mar cinese meridionale, ha terminato la sua corsa cinque chilometri dopo contro un palazzo in un isolato appena costruito, tanto che non è chiaro se l'edificio fosse abitato.   Dal luogo del disastro, con la fusoliera ridotta a un ammasso di lamiere semi-polverizzate e automobili in fiamme, si è alzata una colonna di fumo nero in un'atmosfera caotica, con soccorritori e residenti a moltiplicare gli sforzi per trovare eventuali superstiti. Il bilancio delle vittime è aumentato progressivamente anche per la confusione sull'effettivo numero di persone a bordo. All'inizio l'aeronautica di Jakarta aveva parlato solo di 12 membri dell'equipaggio, ma col passare delle ore sono stati recuperati altri corpi, tra cui quello di un bambino di pochi mesi. Secondo il capo dell'aeronautica, Agus Supriatna, prima di ripartire dalla base Soewondo di Medan, nel nord dell'isola di Sumatra, l'aereo aveva effettuato diverse tappe nel suo viaggio iniziato dalla capitale, caricando nuovi passeggeri - tra cui familiari di militari - per un totale di 113 persone. Non è ancora stato stabilito quanti di essi fossero scesi a Medan prima della ripartenza. Supriatna ha spiegato che il pilota dell'aereo aveva comunicato il problema al motore alla torre di controllo, e stava cercando di riportare l'Hercules alla base. Ma non ce n'è stato il tempo: diversi testimoni hanno raccontato alle tv indonesiane di aver visto l'aereo volare basso prima dello schianto. Uno di essi ha detto che del fumo usciva dal motore già prima dell'incidente. Il C-130, di costruzione americana e dotato di quattro motori, è usato in tutto il mondo come affidabile aereo cargo in particolare dagli eserciti. Ma sull'incidente di Medan pesa il sospetto che l'età del mezzo abbia contribuito al disastro: l'Hercules precipitato era infatti del 1964, per quanto un portavoce dell'aeronautica abbia spiegato che l'aereo era in buone condizioni. La città di Medan (oltre 3 milioni di abitanti) non è nuova a disastri aerei che coinvolgono zone abitate. Nel 2005, un volo commerciale era precipitato su un popoloso sobborgo, uccidendo 143 persone tra cui una trentina di residenti; e nel 1997, un jet della compagnia nazionale Garuda Indonesia precipitò poco prima dell'arrivo in città, causando 234 morti. L'ultimo disastro dell'aviazione indonesiana risale al 28 dicembre scorso, quando un aereo della «regina delle low-cost» Air Asia cadde nel Mar di Giava con 162 persone a bordo. Anche le forze armate indonesiane hanno la loro storia di incidenti: cinque mortali dal 2008. Nel 2012, un Fokker-27 si schiantò su un palazzo di Jakarta, causando 11 morti. Una volta, l'aeronautica militare imputava il suo scarso record in fatto di sicurezza all'embargo degli Stati Uniti imposto dopo gli abusi contro Timor Est, fatto che avrebbe impedito una regolare manutenzione. Ma oggi quella scusa non vale più, e il Paese si porta dietro da tempo la reputazione di avere pessimi standard di sicurezza aerea: tra il 2007 e il 2009, per esempio, l'Unione europea bandì tutte le compagnie aeree indonesiane dai suoi aeroporti. E ora che il boom della classe media ha moltiplicato il numero delle rotte, il rischio di nuovi incidenti aumenta.

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