NEW YORK. La via del disgelo tra Stati Uniti e Cuba è oramai spianata. E una delle ultime vestigia della guerra fredda sta per essere spazzata via per sempre, senza tanti rimpianti. Barack Obama e Raul Castro si apprestano infatti a fare l'annuncio di gran lunga più importante da quando Washington e L'Avana hanno ripreso a dialogare: la riapertura delle reciproche ambasciate. Il grande giorno - secondo fonti dell'amministrazione statunitense - è oggi stesso. In mattinata a Washington sono attese dichiarazioni di Obama e del segretario di stato Usa, John Kerry. Facile immaginare che in contemporanea a parlare saranno anche i vertici dello Stato cubano. L'ultimo passo verso un ritorno alla normalità tra i due Paesi era stato compiuto lo scorso 29 maggio, con l'annuncio del Dipartimento di stato americano della cancellazione di Cuba dalla 'lista nerà degli stati considerati sponsor del terrorismo, dopo ben 33 anni. Una decisione che era stata preceduta da tanti altri passi più piccoli che però tutti insieme hanno finito per rafforzare la fiducia tra le due capitali, che hanno finora sfruttato al massimo lo spiraglio che fu aperto dalla ormai storica stretta di mano tra Barack Obama e Raul Castro alle commemorazioni in Sudafrica per la morte di Nelson Mandela. Ora, una volta riaperte le ambasciate, sarà molto più facile proseguire sulla strada di una normalizzazione delle relazioni non solo diplomatiche ma anche economiche, commerciali e turistiche tra i due Paesi. E affrontare la sfida più grande: quella della fine dell'embargo verso l'isola caraibica. Una decisione per la quale non basterà la volontà della Casa Bianca, ma che dovrà passare dall'approvazione del Congresso americano.