BRUXELLES. Nessun accordo ancora sulla situazione greca. I leader europei spingono per accelerare l'intesa, ma le parti sono ancora lontane. La posizione greca è quella espressa dal ministro greco del Lavoro, Panos Skurletis: "Nel caso in cui non pagassimo al Fondo monetario internazionale gli 1,6 miliardi di euro la cui restituzione è prevista il 30 giugno, saremmo in situazione di obbligazioni scadute" e questo "non equivale a un fallimento". Tsipras non vuole fare passi indietro su alcun questioni e non è intenzionato a fare altre concessioni ai creditori e così ha avviato il piano umanitario di sostegno a 300 mila famiglie di indigenti che vivono praticamente senza elettricità e cibo. Il costo è di 200 milioni di euro ed era fortemente osteggiato dall'ex troika. Il ministro delle Finanze, Yanis Varoufakis, inoltre, ha detto che non firmeranno un accordo "non praticabile": "La grecia è stata costretta ad adattarsi ad alcune richieste piuttosto strane delle istituzioni. Ora sta a loro fare un passo avanti. Il nostro impegno per restare nell'euro è assoluto". A margine dei lavori del Consiglio Ue Il premier Alexis Tsipras ha incontrato la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande ma la decisione finale spetta all'Eurogruppo.