Martedì 26 Novembre 2024

Grecia, spiragli di intesa in settimana: ma resta nodo debito

Alexis Tsipras con Claude Juncker

ATENE. L'Eurosummit sulla Grecia fa progressi, questa volta sembrano reali e si punta ad un'intesa in settimana. «Dobbiamo trovare un accordo questa settimana semplicemente perchè non abbiamo i tempi supplementari», ha detto il presidente Jean Claude Juncker al termine della riunione a tarda sera. Pur essendo arrivate tardi, tanto che nè le istituzioni nè l'Eurogruppo hanno potuto esaminarle, le nuove proposte greche sono considerate una buona base su cui lavorare. Domani (mercoledì) sera si riunirà quindi un altro Eurogruppo e giovedì i leader dovrebbero mettere il sigillo finale nel summit Ue. Ma nonostante un altro rinvio, i mercati non si scoraggiano e chiudono positivi, e le banche greche ottengono una nuova iniezione di liquidità dalla Bce. «Quella presentata da Atene è una buona proposta ma bisogna lavorarci su e ci resta molto poco tempo», ha detto la cancelliera tedesca Angela Merkel a fine lavori. Concetto ribadito dal direttore generale del Fmi Christine Lagarde: «C'è ancora molto, moltissimo lavoro». Il presidente Francois Hollande spiega che due ministri greci resteranno a Bruxelles per limare le misure e lavorare alle proposte alternative al taglio delle pensioni minime che Tsipras non vuole toccare. Tutto questo entro le prossime 48 ore. Anche Tsipras vuole vedere altre aperture da parte dei creditori. «La palla è ora nel campo della leadership europea», ha detto al termine dell'Eurosummit. Del resto Atene ha inviato le nuove proposte «molto, molto tardi» ha spiegato il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem. È per questo che le istituzioni non hanno potuto valutarle, e i ministri da lui presieduti non hanno potuto dire la loro per preparare l'Eurosummit, come prevedeva il programma. L'Eurogruppo si è quindi confrontato solo un paio d'ore, per poi darsi appuntamento nuovamente a mercoledì sera. Pur senza risultati tangibili, l'Eurosummit è stato comunque un momento importante nel negoziato greco. È la prima volta che i leader dell'Eurozona hanno discusso apertamente del caso Grecia, assieme al presidente della Bce Mario Draghi e alla Lagarde. «Tsipras ci ha assicurato che continuerà a collaborare, le nuove proposte sono un passo molto positivo», ha detto il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk, che aveva convocato il  summit affinchè tutti mettessero «le carte sul tavolo», in modo da «mettere fine alle strategie e a questo gioco d'azzardo politico». Per il premier Matteo Renzi «Atene deve far fronte ai suoi impegni che sono di natura economica, ma anche l'Ue deve far fronte ai suoi obblighi morali nei confronti di un Paese come la Grecia», anche perchè «non è solo una discussione di natura economica», ma anche «su che tipo di comunità vogliamo per il nostro futuro». Intanto il lavoro tecnico sulle nuove proposte greche è già ripartito. Il nuovo documento, ha spiegato il ministro dell'Economia greco Giorgios Stathakis, contiene nuove tasse sui ricchi e sulle aziende, un aumento dell'Iva su alcuni prodotti - elettricità esclusa - ma non ulteriori tagli a pensioni e stipendi pubblici, come volevano le istituzioni. Atene, ha spiegato, ha accolto le richieste dei creditori di raggiungere un avanzo primario dell'1% del Pil quest'anno, del 2% l'anno prossimo e del 3% nel 2017. E, per ora, è consapevole che non ci sarà un accordo sulla ristrutturazione del debito, nonostante le pressioni di Syriza. Ma si aspetta che i partner la mettano in agenda per i prossimi mesi. «Oggi non abbiamo parlato dei dettagli, ma la questione della sostenibilità finanziaria del debito deve far parte dell'accordo» e «in seno all'Eurogruppo bisognerà anche parlare delle condizioni di finanziamento», ha detto la Merkel precisando però che «non si discute di ristrutturazione».

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