ISLAMABAD. Sale ad almeno 136 morti (per lo più anziani e bambini) il bilancio delle vittime di un'ondata di caldo senza precedenti che si è abbattuta negli ultimi dieci giorni sul Pakistan meridionale, in particolare sulla provincia di Sindh e sulla città di Karachi. In dichiarazioni alla tv DawnNews, il direttore esecutivo dell'ospedale Jinnah di Karachi Seemin Jamali ha indicato che «ben 85 persone sono morte solo da sabato sera» e che «la maggior parte delle quali avevano più di 50 anni». I media pachistani sottolineano che l'ondata di caldo è stata aggravata dai continui blackout elettrici che hanno colpito tutto il Paese. Inoltre l'emergenza atmosferica rende più complessa anche la vita quotidiana della gente che è impegnata a rispettare il mese santo di digiuno del Ramadan islamico. Sabato la temperatura registrata a Karachi è stata di 46 gradi, molto vicina al record storico di 48 gradi registrata in questa città nel maggio 1938.