ROMA. Una nuova unità di polizia gestita da Europol darà la caccia dal primo luglio agli account dell'Isis sui social network con l'obiettivo di smantellare la macchina della propaganda online del gruppo. La nuova squadra, ha detto al Guardian il direttore di Europol, Rob Wainwright, lavorerà in stretto contatto con i social media per identificare gli account più importanti a livello internazionale che vengono in genere utilizzati per reclutare nuovi foreign fighters.
Nel frattempo, da mesi non si hanno più notizie di Jihadi John, il che ha fatto pensare che potrebbe essere stato 'fatto fuorì dai servizi speciali americani. In realtà Jihadi John, il boia mascherato dell'Isis, si è rifugiato in Libia dopo che la sua identità è stata rivelata, per proteggersi. Lo sostengono i servizi americani, secondo i tabloid inglesi Sunday Express e Daily Mail. Servizi di intelligence Usa che rimangono molto prudenti, in quanto non è dato sapere se lo spietato killer dello Stato Islamico, sanguinario e senza pietà, maestro nell'inscenare le esecuzioni sommarie, sia ancora in Libia o se si sia spostato nel frattempo, in attesa di riapparire sulla scena terroristica o di operare dietro le quinte con un nuovo ruolo.
L'autore di una serie di esecuzioni filmate dall'Isis e che hanno scioccato il mondo intero è stato identificato nei mesi scorsi in Mohammed Emwazi, un londinese di 26 anni, e poi è di fatto scomparso, lasciando pensare che sarebbe stato ucciso. Non è più apparso in un filmato dell'Isis da gennaio, in occasione della decapitazione dell'ostaggio giapponese Kenji Goto. Una fonte della Joint Terrorism Taskforce statunitense ha detto al Sunday Express, chiedendo l'anonimato: «Pensiamo si tratti di una mossa tattica dell'Isis per tenere Emwazi lontano dai riflettori». «Nonostante abbiamo cercato di colpirlo con missili, una volta identificato dalla stampa britannica, non abbiamo mai avuto la conferma che il raid era andato in porto», aggiunge la fonte, secondo cui «abbiamo intercettato comunicazioni secondo le quali Emwazi è stato in Libia e ci è rimasto per diversi giorni».
Jihadi John sarebbe in contatto con una cellula terroristica, basata a Dewsbury, in Inghilterra, la città natale del più giovane kamikaze islamico britannico, Talha Asmal, 17 anni. Asma è uno dei quattro militanti dell'Isis che si è fatto saltare per aria nei pressi di una raffineria del nord dell'Iraq, a sud di Baiji, suscitando una grande emozione in Gran Bretagna, oltrechè molta preoccupazione. Secondo la fonte di intelligence Usa, i servizi britannici avrebbero chiesto aiuto ai colleghi statunitensi, in quanto la cellula in questione sarebbe attiva già dalla metà degli anni novanta. Nata inizialmente come espressione britannica di al Qaida, la cellula tra anni fa avrebbe raggiunto l'Isis. L'agente secreto Usa sostiene che «Emwazi ed i suoi colleghi britannici dell'Isis hanno svolto un ruolo di primo piano in questa cellula, che funge soprattutto da guida spirituale offrendo anche aiuto logistico, piuttosto che essere coinvolta direttamente in atti terroristici». Per queste ragioni, prosegue la fonte, «sorvegliamo questi individui legati a Emwazi ma non li arrestiamo per il momento, anche perchè alcuni di loro sembrano pronti a collaborare con noi».
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