KATHMANDU. I quattro principali partiti del Nepal hanno raggiunto ieri sera un accordo in 16 punti per riorganizzare il Paese in otto province federali, aprendo così la strada alla promulgazione entro alcuni mesi della nuova Costituzione che è in gestazione da quattro anni. L'accordo è stato firmato dal Congresso nepalese, dal Partito comunista del Nepal (Unificato marxista-leninista), dal Partito comunista unificato del Nepal (Maoista) e dal Madhesi Janadhikar Forum-Loktantrik con l'obiettivo di risolvere i temi chiave del contenzioso che impedivano la proclamazione formale della nuova Costituzione. I partiti, si è inoltre appreso, si sono messi d'accordo per formare una commissione federale che metterà a punto la demarcazione delle otto province federali, mentre il loro nome sarà compito successivo dell'assemblea federale. In base all'intesa appena firmata, la Camera bassa del Parlamento avrà 275 seggi di cui il 60% (165) ad elezione diretta ed il resto con il sistema proporzionale. La Camera alta invece sarà composta da 35 membri, tutti eletti con il sistema proporzionale. È stata decisa inoltre la creazione, per dieci anni, di una Corte costituzionale. Il Nepal, infine, sarà governato con un sistema parlamentare con un premier capo dell'esecutivo ed un presidente della Repubblica con poteri di garanzia eletto dal Parlamento.