BRUXELLES. È gelo tra Atene e la Commissione Ue mentre segna il passo il negoziato per arrivare a un accordo sulla concessione di una nuova tranche di aiuti alla Grecia ed evitare così il default. Dopo che Alexis Tsipras ha definito davanti al Parlamento ellenico, venerdì, assurda e
irrealistica la proposta avanzata dai creditori, ieri il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker si è rifiutato di parlare al telefono con il premier greco. Tsipras ha invece parlato con la cancelliera Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande accordandosi per un
incontro a Bruxelles mercoledì 10 giugno.
Secondo le fonti europee che hanno reso noto l'episodio - negato invece da parte greca - la mossa di Juncker è da mettere in relazione al fatto che le nuove informazioni sul piano di riforme promesse al presidente della Commissione dallo stesso Tsipras per giovedì scorso non sono in realtà mai arrivate. «Non ci sono stati nuovi sviluppi e quindi non c'è niente di cui discutere», hanno sottolineato le stesse fonti. Ma l'irritazione di Juncker deriva sicuramente anche dal non essere stato informato in anticipo della decisione di far slittare a fine mese il pagamento della rata dovuto al Fmi e dalle espressioni poco diplomatiche utilizzate da Tsipras per definire, davanti ai parlamentari greci, la proposta di
compromesso messa a punto dall'ex Troika, cioè Ue, Bce ed Fmi. «Sappiamo che tutto ciò è in gran parte teatro», ha commentato un alto funzionario europeo. «Ma noi non siamo tenuti a partecipare a ogni scena del dramma», ha poi aggiunto.
In un primo momento si era diffusa la notizia che Tsipras avesse chiesto di incontrare Juncker già oggi, cioè prima della partecipazione del presidente della Commissione al G7 che si tiene a partire da questa sera in Germania. Un appuntamento dove la soluzione della crisi greca, fortemente caldeggiata anche dagli Stati Uniti, sarà tra gli argomenti al centro dei colloqui tra Merkel, Hollande, Renzi, Juncker e il presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk. Le informazioni raccolte a Bruxelles indicano invece che un nuovo faccia a faccia Juncker-Tsipras, magari allargato al presidente dell'Eurogruppo Jeron Dijsselbloem - come già avvenuto mercoledì scorso - potrebbe comunque svolgersi martedì
prossimo. Cioè alla vigilia di un summit tra Ue e Paesi dell'America Latina che vedrà convergere sulla capitale belga molti capi di Stato e di governo, anche da parte europea. Questo mentre in parallelo proseguiranno i contatti tecnici tra le parti per cercare di definire i contenuti di un accordo che, in maniera decisamente sorprendente visto il contesto, anche ieri davanti al Parlamento Tsipras ha detto «non essere mai stato così vicino». La nostra proposta «resta sul tavolo» ha fatto sapere in serata l'esecutivo di Atene e «attendiamo risposte dalle controparti».
Il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker ha affermato che il prossimo incontro con il premier della Grecia Alexis Tsipras dovrebbe tenersi mercoledì prossimo a Bruxelles, a margine del vertice sull'America Latina. Juncker lo ha detto in conferenza stampa, prima del G7.
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