Giovedì 19 Dicembre 2024

Egitto, l'ex presidente Morsi condannato a morte

L'ex presidente egiziano, Mohamed Morsi

IL CAIRO. Il deposto presidente egiziano Mohamed Morsi è stato condannato a morte per l'evasione di massa dal carcere di Wadi el Natroun nel gennaio 2011. Lo ha deciso tribunale del Cairo. La sentenza è stata inviata al Gran Muftì per un un parere segreto e non vincolante. Lo ha annunciato un giudice in diretta tv. Mentre Morsi ha scampato la pena capitale nel processo per spionaggio a favore di Hamas in cui altre 15 persone sono state condannate a morte. Nel processo per "evasione" e "invasione di altre prigioni" sono imputate 130 persone di cui solo 27 alla sbarra, fra l'altro per l'uccisione di un poliziotto (gli altri sono stati condannati in contumacia). Il giudice ha annunciato infatti la condanna a morte, con deferimento al Gran Muftì, per 106 imputati fra cui Morsi e la Guida suprema dei fratelli musulmani, Mohamed Badie. Nel parallelo processo cosiddetto "per spionaggio" (l'accusa parla solo di "collaborazione" con organizzazioni straniere a fini di terrorismo) c'è stato il deferimento al Gran Muftì di 16 dei 35 imputati, tra cui il numero due della Fratellanza musulmana, Khairat el Shater e di una donna, ma non del deposto presidente e di Badie. Il verdetto dei due processi, appellabile, sarà reso il 2 giugno dopo il pronunciamento segreto e non vincolante del Gran Muftì, ha annunciato il giudice. In quell'occasione verrà annunciata quale sarà la condanna per Morsi nel processo per collaborazione con Hamas. Il deposto presidente il mese scorso era già stato condannato in primo grado a 20 anni di reclusione nel processo per la repressione di una manifestazione al suo palazzo presidenziale nel dicembre 2012.

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