JOHANNESBURG. Il Democratic Alliance (Da), principale partito di opposizione del Sudafrica, da sempre conosciuto come il partito dei bianchi, ha eletto oggi il suo primo leader nero. Ora è pronto per cercare di rompere il dominio del partito dei neri, ovvero l'African National Congress (Anc), che fu di Nelson Mandela e che ha governato ininterrottamente il Sudafrica dalla fine dell'apartheid. Mmusi Maimane, 34 anni, è stato eletto oggi al congresso del partito a Port Elizabeth, e succede a Helen Zille, bianca, che si è dimessa inaspettatamente il mese scorso.
L'Alleanza Democratica affonda le sue radici nell'opposizione dei bianchi liberali e ha a lungo cercato di combattere la percezione di essere un partito che rappresenta soprattutto gli interessi della minoranza 'biancà del Paese, ovvero di coloro che hanno beneficiato dell'apartheid. Il partito ha aumentato la sua quota di voti nelle elezioni del 2014, e ora con questa mossa punta a proporsi come reale alternativa all'African National Congress. La stessa Zille suggerì che se il partito voleva spodestare l'Anc doveva avere un leader nero. In un intervista disse di sentirsi «sollevata» di non essere più leader della Democratic Alliance, ma che avrebbe continuato la campagna per il partito. «
Farò quello che la nuova dirigenza vorrebbe che facessi, senza cercare di condurre da dietro le quinte o di interferire». Maimane, classe 1980, è nato a Soweto, l'area urbana della città di Johannesburg dove proprio Nelson Mandela ha vissuto per molti anni. Ha studiato in università del Sud Africa e del Galles, conseguendo master in teologia e psicologia e parla sei lingue. In più è sposato con una donna bianca. È entrato nel Democratic Alliance nel 2009 e ha scalato le posizioni all'interno del partito molto rapidamente. Tuttavia, gli analisti ritengono che il nuovo leader sia ancora troppo giovane e inesperto per spezzare la presa dell'Anc sul potere. Nel suo discorso davanti ai membri del partito Maimane ha sottolineato la necessità di fare di più per creare posti di lavoro e promuovere le piccole imprese, perchè dopo oltre due decenni dalla fine del razzismo molti sudafricani stanno ancora lottando contro povertà, disoccupazione e disuguaglianza economica. «La libertà non significa nulla senza opportunità», è il motto di Maimane. Nelle elezioni del 2014, il Democratic Alliance ottenne più del 22 per cento dei voti, con un incremento di oltre il 5 per cento rispetto al 2009. Mentre l'African National Congress registrò un forte calo rispetto al 2009, pur incassando il 60 per cento dei voti. Tutti i partiti del Sudafrica si stanno ora preparando per le elezioni comunali del prossimo anno. E il Democratic Alliance prevede di ricevere consensi soprattutto a Pretoria, capitale del Sudafrica, e a Johannesburg, la più grande città del Paese.
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