Domenica 17 Novembre 2024

Grecia: Atene stringe i tempi, ma il Brussels Group frena

BRUXELLES. «In Grecia non ci sarà default». Il presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker ripete il suo mantra: «la Grecia è e resta parte integrale dell'Eurozona». «Ha ancora un lungo cammino davanti. Non abbiamo chiarezza sui progetti concreti di riforma, ma va nella giusta direzione», fa sapere il capo dell'esecutivo europeo proprio mentre nella capitale belga è in corso una tre giorni di discussioni tra i creditori ed i nuovi negoziatori inviati dal premier Alexis Tsipras. I fondi nelle casse elleniche scarseggiano. Atene ha fretta e punta a stringere nelle discussioni col Brussels Group per sbloccare 7,2 miliardi di euro, prima di restare completamente a secco. Serve un accordo «il prima possibile», dice il portavoce del governo Gabriel Sakellaridis, che pure evidenzia come la Grecia abbia mantenuto alcuni «punti fermi» nella trattativa. Un accordo con i creditori il governo Tsipras lo vorrebbe già domani, per arrivare all'Eurogruppo dell'11 maggio, previa una o più riunioni degli sherpa, con la prospettiva di concretizzare. Ma nonostante il riconoscimento dei segnali positivi arrivati da Atene (come l'arrivo di negoziatori vicini a Tsipras e al vice Dragasakis, e muniti di un reale mandato) fonti europee frenano, definendo l'ipotesi piuttosto «irrealistica». Il Brussels Group gioca per chiudere «un accordo ampio», mentre Atene, nell'immediato, ha escluso delle voci dalla partita delle riforme, come Iva e alcune privatizzazioni. Comunque, nel citare fonti vicine alla trattativa, secondo il quotidiano tedesco Handelsblatt «anche con un accordo con i creditori, è improbabile che la Grecia riceva nuovi aiuti dall'Ue entro la scadenza indicativa fissata per il 12 maggio». Intanto il presidente dell'Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem annuncia un tour tra Parigi, Berlino e Roma, fra il 6 e l'8 maggio «per discutere il futuro dell'Unione economica e monetaria, ed altre questioni aperte che riguardano l'Eurogruppo, inclusa la situazione in Grecia». I quattro presidenti, Dijsselbloem, Juncker, Tusk e Draghi - ricorda - stanno lavorando ad un rapporto atteso per giugno «su un coordinamento più stretto delle politiche economiche e una migliore governance economica nell'area euro». Il tour di Dijsselbloem prende il via da Parigi, il 6 maggio, dove Dijsselbloem vedrà i ministri delle Finanze Michel Sapin e dell'Economia Emmanuel Macron, oltre al premier Manuel Valls. Il 7 maggio è a Berlino dove incontra il responsabile delle Finanze Wolfgang Schauble ed il vice cancelliere e ministro degli Affari economici Sigmar Gabriel. Poi a Roma, per incontrare il ministro dell'Economia e delle finanze Pier Carlo Padoan. A Berlino invece il presidente tedesco, Joachim Gauck entra nel dibattito sulle riparazioni per i danni di guerra alla Grecia, invitando a riflettere. «È giusto che un Paese consapevole della storia come il nostro sondi quali siano le possibilità per riparare», afferma

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