KATHMANDU. C'è anche una coppia di sposi italiani tra i turisti in attesa di partire dall'aeroporto di Katmandu, in Nepal, dopo la forte scossa di terremoto di sabato scorso. Lei siciliana, lui laziale, avevano raggiunto il paese la scorsa settimana in viaggio di nozze e quando si è verificata la scossa si trovavano proprio nella capitale. Al momento preferiscono non far conoscere le loro generalità. «La prima notte dopo il terremoto hanno dormito in un giardino, la seconda notte sotto un gazebo», riferisce il fratello della sposa, che vive in provincia di Palermo. «Abbiamo provato a chiamarli ma è davvero difficile prendere la linea tranne una breve conversazione durante la quale hanno assicurato di stare bene. Tutti gli altri contatti sono stati via sms». Da ieri la coppia si trova all'aeroporto in attesa del volo di ritorno, prenotato per la sera del 26 e che dovrebbe partire in serata. Per quanto riguarda gli italiani (si parla di 10 dispersi, secondo gli ultimi aggiornamenti della Farnesina) tra ieri notte e stamattina sono stati rintracciati altri 18 italiani che si trovano in Nepal. Lo ha annunciato il responsabile dell'unità di crisi della Farnesina, Claudio Taffuri in diretta su Radio anch'io. Intanto, il numero delle vittime del terremoto in Nepal potrebbe arrivare a 10.000: lo ha detto il premier del Nepal Sushil Koirala, secondo quanto riporta il sito della Reuters. Finora i morti accertati sono oltre 4.300 Il bilancio delle vittime del terremoto che sabato scorso ha colpito il Nepal è salito a 4.310 morti e oltre 7.600 feriti. Lo ha reso noto la polizia a Kathmandu. Il governo ha annunciato di avere identificato i nove distretti nepalesi più colpiti dal sisma per numero di vittime: Sindhupalchowk, Kathmandu, Nuwakot, Dhading, Bhaktapur, Gorkha, Kavre, Lalitpur e Rasuwa. Sono circa un milione i senza tetto dopo il terremoto che ha colpito il Nepal sabato scorso.