BANGKOK. Le autorità thailandesi hanno confiscato un carico di tre tonnellate di zanne di elefante dal valore di sei milioni di dollari, il secondo più ingente sequestro nella storia della lotta al contrabbando di avorio nel Paese, a una sola settimana dalla scoperta di altre quattro tonnellate di zanne provenienti dall'Africa.
Le 511 zanne, sequestrate sabato, sono state intercettate nel porto di Chonburi dopo essere state inizialmente spedite dal Kenya un mese fa, con il Laos come destinazione finale. La settimana scorsa, l'ancora più ingente carico confiscato proveniva invece dal Congo. La Thailandia è uno dei Paesi al centro del contrabbando di avorio dall'Africa all'Asia, fungendo da collegamento in particolare con i compratori della Cina e del Vietnam.
Il Paese potrebbe essere punito con sanzioni internazionali se non mostrerà progressi nella lotta al traffico illegale. La fame di avorio dei collezionisti asiatici ha decimato la popolazione di elefanti in Africa, portando gli esperti a denunciare il rischio di estinzione se il contrabbando non verrà fermato. Recentemente la Cina ha imposto un divieto all'importazione di prodotti derivati dall'avorio, della durata di un anno, che però viene spesso aggirato dai trafficanti.
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