TOKYO. Una protesta contro la politica nucleare del governo giapponese: con questa motivazione un uomo di 40 anni, Yasuo Yamamoto, ha motivato «l'azione dimostrativa» del drone con tracce di materiale radioattivo rivenuto a Tokyo mercoledì sul tetto dell'Ufficio del premier nipponico. Yamamoto, secondo i media locali, si è presentato ieri sera alla polizia della prefettura di Fukui, dove c'è la città di Obama in cui è residente, confessando di essere l'autore del gesto e specificando che il drone portava tracce di cesio radioattivo per la sabbia raccolta a Fukushima, provincia sulla costa del Pacifico e sede della centrale nucleare pesantemente colpita dal sisma/tsunami del 2011. L'uomo ha anche spiegato di aver descritto i passaggi principali del gesto su un blog e di aver fatto volare il drone, della grandezza di circa 50 centimetri di diametro, il 9 aprile, quasi due settimane prima che fosse trovato per puro caso da un funzionario dell'Ufficio del primo ministro. Il governo, oltre a rafforzare la sicurezza intorno alle sedi di «istituzioni importanti», ha avviato la valutazione di una normativa specifica sui voli dei droni. «Abbiamo bisogno di definire immediatamente nuove regole», ha affermato venerdì il portavoce del governo, Yoshihide Suga, in una riunione di funzionari di polizia e ministeriali competenti su settori quali trasporti, affari interni e industria.