Aereo caduto: "Inspiegabili le cause della tragedia". L'omaggio alle vittime di Hollande e Merkel
PARIGI. L'Europa è qui": nel giorno in cui la scatola nera ritrovata nella zona del disastro aereo dell'Airbus 320 di GermanWings ha cominciato a parlare fornendo i primi elementi agli inquirenti che non escludono alcuna ipotesi il presidente Francois Hollande ha accolto la cancelliera tedesca, Angela Merkel e l'omologo spagnolo Mariano Rajoy al campo base di Seyne-Les-Alpes, a poche centinaia di metri dal luogo in cui si è consumata la prima grande sciagura europea nell'era delle compagnie low cost, non lontano dal confine italiano. I leader di Francia e Germania sono giunti in elicottero intorno alle 14:30, sorvolando brevemente la zona dell'incidente. Un fuori programma richiesto esplicitamente dalla Merkel, forse la più commossa di tutti, in questa giornata di ricerche e omaggi alle vittime, con le bandiere di Francia, Germania e Spagna, accompagnate da quella europea nella camera ardente allestita per l'occasione. Nel tardo pomeriggio i primi corpi delle centocinquanta vittime del volo in codice 4U9525 Barcellona-Francoforte, sparsi a cielo aperto sul massiccio dei Trois-Evechés, sono stati evacuati con gli elicotteri. Di fronte all'aereo "polverizzato", le autorità francesi hanno messo in campo mezzi straordinari, tra militari, gendarmi, pompieri, protezione civile, volontari, tutti al lavoro dall'alba. Oltre alle cellule psicologiche, a disposizione dei parenti delle vittime ci sono quasi mille posti di letto, oltre che 40 interpreti e alcuni ecclesiastici. Comitati di accoglienza sono attivati in tutta la zona dell'Alta Provenza ma anche all'aeroporto di Marseille-Marignane e nella stazione ferroviaria di Marsiglia. "Questa è la solidarietà dell'Europa, dell'Europa che è presente", ha detto Hollande, nel corso del suo intervento solenne al fianco dei leader di Berlino e Madrid, nella camera ardente allestita per l'occasione, dove i tre dirigenti hanno deposto corone di fiori e firmato i registri delle condoglianze. "Ci inchiniamo davanti alle vittime di questa terribile catastrofe", ha continuato Hollande, per poi rivolgersi ai due colleghi europei che hanno subito il maggior numero di morti: "La Francia è al vostro fianco in questa prova (...) faremo di tutto per ritrovare, identificare, e consegnare alle famiglie delle vittime i corpi delle vittime". "Siamo tutti uniti davanti a questa tragedia", ha risposto la Merkel, forse la più colpita dei tre, visibilmente commossa già dal suo atterraggio in elicottero, raccolta in un piumino grigio e gli occhi lucidi. Praticamente in contemporanea all'intervento dei tre leader, da Parigi, il premier francese, Manuel Valls, ha assicurato dall'Assemblea Nazionale che alle famiglie "verrà fornita tutta la verità". Mentre all'aeroporto di Le Bourget si è tenuta la prima conferenza stampa del Bea, l'ufficio francese di indagine e analisi dei disastri aerei. "I dati estratti dalla scatola nera" rinvenuta ieri, quella relativa alle conversazioni nella cabina di pilotaggio, "sono utilizzabili", ha annunciato il direttore dell'agenzia, Rémy Jouty, incaricato di scoprire le cause e le circostanze della sciagura che ha colpito la filiale low-cost di Lufthansa, una delle compagnie più affidabili al mondo. "E' una buona notizia, confortante. Anche se è troppo presto per trarre la minima conclusione su ciò che è successo. Ci sarà lavoro dettagliato per capire i suoni e le voci di questa scheda audio", ha continuato l'esperto, precisando che il lavoro potrà durare "settimane o mesi". Jouty ha anche riferito che l'Airbus ha volato fino all'impatto finale contro il costone della montagna ma il Bea non è ancora in grado di stabilire le cause. Mentre l'ultimo contatto inviato dalla cabina, intorno alle 9:30, era una comunicazione di "routine". Alla domanda se l'ipotesi di un attentato terroristico fosse da scartare, l'esperto ha risposto: "In questo momento non possiamo escludere alcuna ipotesi". Quanto alla seconda scatola nera, quella che registra i dati di volo, Hollande ha parlato del ritrovamento della custodia ma non della memory chip contenuta al suo interno. "Cercheremo e cercheremo ancora fino al risultato auspicato", ha assicurato il presidente. Mentre il direttore del Bea ha detto seccamente che la seconda scatola nera "non è stata ritrovata". Per l'amministratore delegato di Lufthansa, Carsten Spohr, in conferenza stampa all'aeroporto di Barcellona con il collega di Germanwings, Thomas Winkelmann, l'incidente "continua a rimanere per noi incomprensibile".