TEL AVIV. Benjamin Netanyahu ha vinto le elezioni in Israele: ad oltre il 90% dello scrutinio, il suo Likud ha 30 seggi, mentre Campo sionista 24. A questo punto, secondo i media e contro gli exit-poll, Netanyahu sarebbe in grado di formare una maggioranza di destra forte di oltre 60 seggi (su 120). Al terzo posto lo scrutinio dei voti conferma Lista araba unita con 13 seggi, segue il centrista Yair Lapid di C'è futuro con 11 seggi. A 10 seggi Moshe Kahlon, seguito dalla destra nazionalista vicino ai coloni Focolare ebraico di Naftali Bennett con otto seggi); ai partito religiosi di Shas e Torah vanno sette seggi ognuno. Alla destra nazionalista dell'attuale ministro degli Esteri, Avigdor Lieberman, vanno sei seggi, contro i quattro della sinistra del Meretz. Nessun seggio invece per i religiosi di Achad di Eli Yishai. «Le cose importanti» sono «la sicurezza, l'economia responsabile e il welfare sociale per tutti i cittadini israeliani, ebrei e non». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu nel suo intervento al quartier generale del Likud dopo i primi risultati elettorali. «Sono veramente fiero per la grandezza di Israele. Nel momento della verità, ha preso la decisione giusta. Ora dovremo formare un governo forte e stabile: oggi ho parlato con tutti i leader dei partiti del campo nazionale (di destra, ndr) e mi sono appellato per formare un governo senza indugio». Il leader del centrosinistra Isaac Herzog si è congratulato per telefono con Benyamin Netanyahu per la «chiara vittoria» ottenuta dal suo partito. «Da parte nostra - ha aggiunto - continueremo a batterci per una società migliore».