Venerdì 22 Novembre 2024

Fine vita, Francia sceglie sedazione profonda per malati terminali

PARIGI. Un «significativo passo in avanti» verso l'accompagnamento dei malati terminali verso una morte «dignitosa»: l'Assemblea Nazionale francese ha approvato oggi a larga maggioranza - 436 voti a favore, 34 contrari e 83 astenuti - la proposta di legge sul fine vita, una delle grandi promesse elettorali del presidente, Francois Hollande. Presentato dai deputati di due opposti schieramenti politici, il socialista Alain Claeys (Ps) e il neogollista Jean Leonetti (Ump), il testo instaura il diritto di «sedazione profonda,continua» e irreversibile fino alla morte per i pazienti in fase terminale. Esclusa invece la possibilità di eutanasia e di suicidio medicalmente assistito. La proposta di legge, che ora passa al vaglio del Senato, rende inoltre vincolanti tutte le «direttive» dettate in precedenza dal malato per rifiutare l'accanimento terapeutico. «Dormire prima di morire per non soffrire»: questo lo spirito del nuovo progetto legislativo, secondo quanto riferito dallo stesso Leonetti, relatore di una prima legge in materia nel 2005. «Ci congratuliamo per il sostegno molto ampio sulla proposta di legge sul fine vita», plaude su Twitter il premier Manuel Valls. Nei giorni scorsi, la maggioranza dell'aula aveva invece respinto i circa settanta emendamenti - presentati da alcuni esponenti della stessa maggioranza socialista, ecologisti e radicali della gauche - che puntavano a legalizzare il suicidio assistito e l'eutanasia. Il ministro della Salute, Marisol Touraine, che nel 2009 difese una proposta di legge per un «aiuto attivo a morire», aveva chiesto nei giorni scorsi di «non forzare la società francese» e accettare «il progresso significativo» dell'attuale progetto di legge. Secondo un sondaggio BVA, in Francia circa il 96% della popolazione è favorevole a una sedazione quando a chiederla è il paziente. La percentuale scende all'88% nel caso, anch'esso previsto dalla nuove disposizioni, in cui la sedazione viene realizzata su decisione dell'equipe medica nel caso in cui il paziente non possa esprimere la propria volontà. Lunedì scorso, dalle colonne del quotidiano le Monde, cinque leader religiosi - un cattolico, un protestante, un ortodosso, un ebreo e un musulmano - avevano lanciato insieme un avvertimento: «Chiediamo che questa legge civile sia civilizzatrice, ovvero che aiuti a vivere e morire, senza mai accorciare la vita, senza mai decidere di dare la morte». Il voto all'Assemblèe è stato turbato da un breve incidente. Ignoti hanno gettato dalle tribune del pubblico volantini con la scritta: «No all'eutanasia», «R come resistenza» suscitando il richiamo del presidente dell'emiciclo, Claude Bartolone.

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