ROMA. L'Italia «non si farà intimorire da atti tanto barbari e continuerà a lavorare con determinazione, insieme alla comunità internazionale contro ogni forma di violenza». Le parole del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, «profondamente colpito» dall'attacco al museo del Bardo di Tunisi che ha ucciso più di 20 turisti, arrivano al termine di una giornata convulsa. L'attacco in mattinata, la notizia della presenza di italiani tra gli ostaggi, poi tra i feriti e, forse, tra le vittime. Solo in serata la conferma: sotto il fuoco dei terroristi sono morti tre italiani, e almeno sei sono rimasti feriti. Le prime parole del premier Matteo Renzi in mattinata sono di «ferma condanna» per un attentato «in un luogo simbolico, un luogo di cultura». Renzi si dice vicino alla Tunisia, «laddove si cerca di uccidere la moderazione si colpisce ciascuno di noi», assicura. Ma aggiunge di non essere ancora in grado di «ufficializzare il numero» degli italiani coinvolti. Le prime notizie le dà Al Jazeera, che parla di due italiani tra le vittime, mentre poco dopo è il premier tunisino Habib Essid, in conferenza stampa, ad elencare la nazionalità delle vittime: tedeschi, polacchi, spagnoli e italiani. Passa circa un'ora senza conferme, quando il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni convoca una conferenza stampa. Sembra arrivato il momento dei dati ufficiali. Ma a sorpresa il titolare della Farnesina non dà notizie. «Le autorità tunisine hanno parlato di vittime italiane, ma noi prima di dare numeri vogliamo conferme molto concrete», dice. Nel frattempo dalle televisioni tunisine arrivano le cifre più varie, tre italiani morti, addirittura sette. Poi interviene il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino - un folto gruppo di torinesi si trovava nel museo - e fornisce i primi dati ufficiali: «Ho sentito telefonicamente il ministro Gentiloni - dice -, il quale ha ribadito che si teme ci siano 2-3 vittime italiane». Passerà un'altra ora prima della conferma ufficiale della Farnesina: «L'attacco avrebbe provocato 3 morti». Sullo sfondo, il cordoglio della politica, ma anche le polemiche. Da Gentiloni al sottosegretario Graziano Delrio a tutta la maggioranza arrivano parole di condanna per il «feroce attacco terroristico» e la solidarietà alle famiglie delle vittime. Mentre la Lega attacca. «Assalto dei terroristi islamici in Tunisia, con morti e feriti - scrive il leader della Lega Nord Matteo Salvini su Facebook - A Brescia è stato fermato, per terrorismo, un pakistano. Ma Renzi e Alfano continuano a far arrivare migliaia di clandestini. Governo, sveglia!!! Bloccare subito partenze e arrivi». Dura anche la reazione di Forza Italia con Daniela Santanchè che chiede a Renzi e Alfano di «darsi una svegliata» e Maurizio Gasparri vuole «risposte concrete e immediate dall'Ue».