SUDAN. Centinaia di minorenni rapiti nelle regioni nordorientali del Sud Sudan nelle ultime settimane da miliziani filogovernativi e costretti a diventare bambini-soldato. I giovani sono stati sequestrati nella cittadina di Wau Shilluk, nello stato dell'Alto Nilo. A Lanciare l'allarme è l'Unicef, stando a quanto scrive la Bbc online, precisando che il numero dei giovani costretti ad essere 'arruolatì è aumentato considerevolmente rispetto ad un mese fa quando invece furono 89 i bambini strappati alle loro famiglie. In Sud Sudan è in atto da mesi una vera e propria guerra civile che vede impegnate le forze fedeli al presidente Salva Kiir contro i ribelli legati all'ex vice presidente Riek Machar.
Human Rights Watch ha accusato recentemente entrambi gli schieramenti di usare i bambini soldati. L'Unicef ha precisato che i ragazzi sarebbero stati rapiti dalla milizia Shilluk Militia, sotto il controllo di Johnson Oloni. Il governo di Juba in precedenza aveva affermato di non avere alcun controllo sul gruppo.
«Temiamo che i bambini dalle classi vengano portati sul fronte», ha detto Jonathan Veitch, responsabile Unicef per il Sud Sudan. Le Nazioni Unite stimano in 12 mila i minorenni usati lo scorso anno come bambini-soldato nel giovane Paese africano.
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