IL CAIRO. Un tribunale egiziano ha condannato a morte quattro esponenti dei Fratelli Musulmani ed altri 14 all'ergastolo, tra cui la guida suprema del movimento, Mohammed Badie, il suo vice Khairat al-Shater, ed altri leader del partito. Il processo riguardava gli scontri avvenuti presso il quartier generale della Fratellanza il 30 giugno 2013, quattro giorni prima della deposizione del presidente filo-islamico Mohammed Morsi. Gli scontri costarono la vita a 11 persone. Gli imputati hanno dovuto rispondere di accuse di omicidio e possesso di armi, tra le altre. Il verdetto può essere ora contestato in appello. Circa 22.000 persone sono state arrestate dopo la deposizione di Morsi.