ROMA. Migliaia di persone hanno manifestato a Città del Messico per chiedere una completa indagine sulla scomparsa di 43 studenti cinque mesi fa. In prima fila, nella marcia, i genitori degli universitari, riferisce la Bbc online. Secondo i procuratori, gli studenti sono stati arrestati da agenti di polizia corrotti dopo una protesta nella città di Iguala, il 26 settembre scorso, e consegnati a una banda di narcos locali che li ha uccisi. Per l'Attorney general, Jesus Murillo Karam, i criminali li hanno assassinati in una discarica, bruciato i corpi e sparso le ceneri. Esperti della scientifica in Austria hanno condotto test del Dna su frammenti trovati in una busta nella zona e hanno identificato uno dei 43 studenti. Da cinque mesi, i parenti attendono di avere una risposta e, nella protesta di ieri, hanno chiesto le dimissioni del presidente Enrique Pena Nieto, respingendo le conclusioni ufficiali dell'inchiesta e chiedendo che il governo faccia di più per chiarire la vicenda.