DACCA. Un tribunale del Bangladesh ha emesso oggi un ordine di arresto per la presidente del principale partito di opposizione (Bnp), Khaleda Zia, nell'ambito di un processo per presunti episodi di corruzione e tangenti avvenuti nella gestione di due fondazioni caritatevoli. Lo riferisce il portale di notizie BdNews24. Il giudice ha deciso la misura restrittiva dopo che la stessa ex premier non si era presentata in aula in una udienza del processo. L'ordine d'arresto nei confronti della 'begun' Khaleda Zia giunge in un momento in cui è forte in Bangladesh la tensione per la lunga protesta avviata il 5 gennaio scorso da un gruppo di una ventina di partiti e movimenti guidati dal Bnp che chiedono elezioni anticipate. Nell'ambito dei continui incidenti provocati da manifestanti che lanciano bombe Molotov contro gli automezzi che sfidano lo sciopero o che si scontrano con militanti filo-governativi o con la polizia, sono morte almeno 75 persone. La causa in cui Zia rischia l'arresto riguarda una accusa di corruzione e tangenti per 52 milioni di taka (oltre 578.000 euro) nella gestione di due fondazioni a lei legate (Zia Orphanage Trust e Zia Charity Trust), che l'interessata respinge sostenendo che quella della Commissione anticorruzione governativa (Acc) è «una accusa politica».