KIEV. Soldati ucraini hanno iniziato a ritirarsi da Debaltsevo, circondata dalle milizie filorusse. Lo riferiscono giornalisti ucraini presenti sul posto e Semen Semenchenko, un deputato che guida il battaglione Donbass. Una inviata della tv ucraina indipendente Hromadske ha visto decine di soldati uscire a piedi, altri si ritirano sui blindati. I militari dicono che hanno ricevuto l'ordine per il ritiro dal comando alle 06.00 e si stanno dirigendo verso Artemivsk, a 40 km da Debaltsevo. A Debaltsevo, aggiungono, rimangono ancora alcune unità delle forze ucraine e anche civili. Fonti militari citati dall'inviata dicono che il bombardamento della città da parte delle forze ribelli continua e non c'è un corridoio sicuro per l'uscita delle truppe e dei civili. "Centinaia di soldati ucraini si stanno arrendendo a Debaltsevo" e "consegnano le armi", riferisce Maksym Leshcenko, capo dello staff dell'amministrazione dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, citato dalle agenzie russe. Debaltsevo è lo strategico nodo ferroviario conteso da settimane tra Kiev ed i separatisti, che ieri hanno sferrato per la prima volta un pesante attacco all'interno della città. Il vicepresidente americano Joe Biden condanna le violazioni del cessate il fuoco in Ucraina orientale, che la Casa Bianca imputa ai separatisti filo-russi e alle forze russe. Biden ha parlato ieri sera al telefono con il presidente ucraino Petro Poroshenko. La Casa Bianca afferma che le violazioni si sono verificate dentro e intorno alla città di Debaltseve e sono state confermate dagli osservatori speciali dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce). Biden accusa inoltra la Russia e i separatisti di bloccare l'accesso degli osservatori, affermando che viene permesso ai separatisti di continuare gli attacchi senza sosta. Se la Russia continuerà a violare gli accordi raggiunti con l'Ucraina - aggiunge Biden -, i costi per la Russia stessa aumenteranno.