TUNISI. Quattro gendarmi tunisini sono stati uccisi in quello che il governo definisce un «attacco terroristico», in una regione nota come base del gruppo islamista più pericoloso del paese. Lo riporta l'emittente emiratina Al Arabiya.
«Quattro eroi della Guardia nazionale sono stati martirizzati a seguito di un attentato terroristico a Boulaaba, nel governatorato di Kasserine», afferma in un comunicato il
ministero dell'Interno tunisino.
Boulaaba è parte di una catena montuosa al confine con l'Algeria, che ospita il principale gruppo jihadista della Tunisia: la brigata Uqba ibn Nafi, legata ad Al-Qaida.
La falange Okba Ibn Nafaa ha rivendicato sulla propria pagina Twitter l'attacco terroristico compiuto la notte scorsa nei confronti di una pattuglia della Guardia Nazionale impegnata in un'operazione antiterrorismo a Boulaaba, nei pressi del monte Chaambi (governatorato di Kasserine), che ha causato la morte di 4 gendarmi. La notizia è stata confermata dal ministero dell'Interno in un breve comunicato. Boulaaba si trova nei pressi del Monte Chaambi, non lontano dal confine algerino, zona rifugio di terroristi e da lungo tempo teatro di operazioni congiunte di esercito e forze dell'ordine in funzione antiterrorismo.
Chaambi è la zona preferita dal gruppo terroristico tunisino Okba Ibn Nafaa che, coadiuvato da elementi algerini, conduce una lotta contro le autorità statali di Tunisi, in particolar modo contro le forze armate e di polizia. Il gruppo, guidato dall'algerino super ricercato Lokman Abou Sakher, secondo alcuni arrestato in Libia dalle forze del generale Haftar, si è distinto in passato per azioni particolarmente violente contro le forze armate come quella del luglio 2013 che costò la vita a nove soldati e quella del luglio 2014 con un bilancio di 14 soldati morti e 23 feriti.
PREMIER LIBICO: TERRORISTI VERSO CONFINE TUNISINO. Il premier libico Abdallah Al Thani, ha detto alla radio tunisina Express Fm che membri dell'Isis e di Boko Haram hanno raggiunto o stanno raggiungendo i gruppi terroristici presenti in Libia, ed ha precisato che questi ultimi si starebbero avvicinando al confine con la Tunisia.
A proposito dell'intervento militare egiziano, Al Thani ha affermato che gli attacchi aerei
su postazioni Isis in Libia sono state eseguite con l'approvazione del governo libico e che il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha rifiutato di fornire armi allo Stato libico per la sua lotta contro il terrorismo.
Intanto, la Tunisia ha dispiegato lungo il confine di terra e di mare con la Libia unità dell'esercito, rafforzate da unità della Guardia nazionale e della Dogana, per difendersi da «eventuali minacce contro l'integrità territoriale del Paese» ed «impedire ogni tentativo di infiltrazione da parte di terroristi», ha detto il colonnello Belhassen Oueslati, portavoce del ministero della Difesa. Le forze armate tunisine possono contare su 27 mila uomini dell'esercito, 4.000 dell'aviazione e 4.500 di marina.
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