BRUXELLES. «Se l'accordo» siglato a Minsk «non funziona, non escludiamo di imporre ulteriori sanzioni». Così la cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del vertice Ue, sottolineando che non si tratta di un nuovo accordo di Minsk quanto di un «pacchetto di misure che specifica chi fa cosa per attuarlo».
«Le sanzioni possono essere tolte», ha aggiunto la Merkel, «solo se le cause che le hanno imposte vengono eliminate». Per questo «teniamo le opzioni aperte, ma se l'accordo non è attuato sarà necessario prendere misure», ha sottolineato la cancelliera.
Stesse parole sono state pronunciate anche dall'alleato che in questi giorni ha fattoda spalla alla Germania, il presidente francese, Francoise Hollande: "Se l'accordo raggiunto a Minsk non sarà rispettato ci saranno nuove sanzioni", ha detto Hollande al termine del Consiglio europeo al quale lui e Angela Merkel hanno illustrato i termini dell'intesa raggiunta dopo la maratona negoziale della notte scorsa.
«Vigileremo perchè i termini dell'accordo vengano rispettati - ha detto - ma nel caso in cui ciò non avvenisse e fosse accettata la responsabilità dei separatisti russi saranno prese in considerazione nuove misure restrittive».
L'accordo raggiunto a Minsk dimostra è stata raggiunta anche grazie al ruolo giocato da Francia e Germania e dalla loro ritrovata «forte intesa». Lo ha detto il presidente francese Francois Hollande al termine del Consiglio europeo. «L'Europa è forte quando è forte l'intesa tra Francia e Germania poichè così si rafforza e non si indebolisce l'unità europea».
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