SIDNEY. Due uomini sospettati di voler compiere attacchi terroristici con armi da taglio sono stati arrestati a Sydney. Lo riferisce la polizia australiana. Secondo alcuni media locali, i due intendevano agire in nome dell'Isis. L'Australia è stata teatro di recente anche di un sequestro di ostaggi da parte di un immigrato iraniano. L'attacco era ormai imminente quando è scattato il blitz, riferiscono i media online australiani. I due fermati hanno 24 e 25 anni, ha poi precisato Catherine Burn, vicecommissario della polizia del Nuovo Galles del Sud. «Il tipo di azione che volevano perpetrare è in linea con i messaggi dell'Isis», ha aggiunto Burn, rassicurando peraltro che dopo il loro arresto non risultano «ulteriori pericoli» del genere. I due sono stati catturati in un residence dove la polizia ha trovato anche un coltello, un machete, una bandiera con i simboli dell'Isis e un video in cui uno dei due annunciava l'attacco. Gli arrestati «non erano nel radar» della polizia, che ha raccolto in extremis informazioni sulle loro intenzioni ed è intervenuta con un'operazione immediata, ha spiegato ancora Burn. «Noi comunque siamo pronti, decisi e più che mai capaci di reagire per sventare i piani di chi pensa di realizzare azioni che possonono essere descritte solo come orribili minacce a cui la comunità si oppone con fermezza», ha concluso la funzionaria. I due uomini sono stati già avviati dinanzi alla Corte locale di Fairfield dove dovranno rispondere di aver «pianificato atti di terrorismo». Omar al-Kutobi e Mohammad Kiad, 24 e 25 anni, avevano già preparato un video di rivendicazione dell'attentato che pianificavano: lo ha annunciato il premier Tony Abbott intervenendo in Parlamento. «La polizia ha trovato una grande bandiera dell'Isis, un machete, un coltello da caccia e una videoregistrazione di uno di loro che fa una dichiarazione in arabo davanti a una bandiera nera con due coltelli in mano», ha detto Abbott. L'attacco terroristico «era imminente», ha aggiunto.