MOSCA. Il piano, discusso a Washington, di fornire armi a Kiev potrebbe avere conseguenze imprevedibili e minare gli sforzi per una soluzione politica alla crisi ucraina: lo ha detto il capo della diplomazia russa, Serghiei Lavrov, incontrando ieri a Monaco il segretario di stato Usa John Kerry, si legge sul Facebook del ministero degli esteri russo. L'escalation del confronto sulla crisi ucraina con la pressione delle sanzioni è priva di prospettiva e Mosca non sacrificherà mai i suoi interessi nazionali: lo ha detto il capo della diplomazia russa Serghiei Lavrov nell'incontro di ieri sera a Monaco con il segretario di Stato Usa John Kerry, come si legge sulla pagina Facebook del ministero degli esteri di Mosca. «Vi assicuro che non ci sono divisioni, noi siamo uniti, siamo uniti nella diplomazia e lavoriamo insieme, tutti d'accordo sul fatto che non possa esserci una soluzione militare». Lo ha detto il segretario di Stato Usa John Kerry a Monaco, sul conflitto ucraino. «Voglio che nessuno pensi neppure per un istante che ci possa essere divisione», tra Usa e Europa, ha aggiunto Kerry. «Continuo a sentire gente che vuole crearne una», ha spiegato. «Il mondo è stato esposto a minacce peggiori nel passato, e abbiamo vinto», ha detto il segretario di Stato americano a Monaco, in un discorso che ha portato un momento di ottimismo e positività. «Ci sono delle sfide? Certo. Sono nuove? Sì», ha detto Kerry. «Ma io vedo Paesi lavorare insieme» per risolverle e in diversi settori, ha concluso, «e ho fiducia nel futuro». Fra le sfide del passato, Kerry ha citato le guerre di religione in Europa, la prima e la seconda guerra mondiale, e «sappiamo cosa sia stato l'olocausto». Tuttavia il segretario di Stato americano ha sottolineato che «la bipolarizzazione della guerra fredda era uno scenario più semplice di quello attuale».