Giovedì 19 Dicembre 2024

Isis, Giappone: scade ultimatum, prosegue la corsa per salvare Kenji

TOKYO. In Giappone prosegue la corsa contro il tempo per salvare il reporter Kenji Goto, ostaggio dell'Isis, dopo la scadenza dell'ultimatum senza intese sul rilascio della terrorista Sajida al Rishawi, detenuta in Giordania. Tokyo continua a esaminare le informazioni e a spingere per la collaborazione di Amman, mentre il premier Shinzo Abe ha detto in parlamento che «tutti gli sforzi sono stati fatti per la liberazione di Goto». Abe ha chiesto al ministro degli Esteri Fumio Kishida «di continuare a lavorare» sul caso. Intanto, Junko Ishido, la madre del reporter giapponese Kenji Goto tenuto in ostaggio dai militanti islamici, lancia un altro appello disperato per il rilascio del figlio col nuovo ultimatum di 24 ore sullo scambio di «prigionieri». «Kenji non ha alcuna animosità verso lo Stato islamico. Cosa ha fatto di sbagliato? Non c'è più molto tempo a disposizione», ha detto ai microfoni della tv Nhk. Sulla sua ultima immagine online, la donna ha osservato che «la situazione sta diventando estremamente grave. Spero sempre però nel suo rilascio». Il Giappone è determinato a usare «tutti i mezzi possibili» pur di ottenere il rilascio di Kenji Goto, il reporter freelance nelle mani dei militanti dell'Isis, cercando la collaborazione di altri Paesi, Giordania in testa. Lo ha affermato il premier Shinzo Abe nell'incontro avuto coi parlamentari del suo partito, il Liberaldemocratico, poco prima dell'avvio della sessione ordinaria di 150 giorni della Dieta. L'immagine di Goto, diffusa online sabato, con la foto che mostra presumibilmente la decapitazione dell'altro ostaggio Haruna Yukawa, è stata ritenuta da Abe e da altri funzionari del governo «probabilmente autentica».

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