ROMA. Tragedia nella base Nato di Llanos, ad Albacete in Spagna: un F-16 greco è precipitato durante la fase di decollo e si è schiantato su un hangar e su alcuni aerei parcheggiati, pronti al decollo e carichi di carburante, provocando quattro esplosioni. Ed un bilancio, ancora provvisorio, che conta almeno 10 morti e 19 feriti. Coinvolti anche 9 militari italiani, solo uno dei quali - secondo fonti militari italiane - resta ricoverato, in condizioni serie, ma non in pericolo di vita.
Un secondo ustionato è già stato dimesso, mentre gli altri 7 hanno riportato solo escoriazioni. L'F-16 greco partecipava al Tactical Leadership Programm (Tlp) della Nato, e secondo una prima ricostruzione, il caccia biposto «ha perduto potenza» nella manovra di decollo e si è schiantato su un hangar e su altri aerei fermi in parking, innescando una serie di esplosioni. Nell'impatto al suolo e nel successivo incendio si è sprigionata una densa colonna di fumo visibile a chilometri dalla base aerea.
Fra le vittime i due piloti greci ai comandi del caccia e altri 8 militari che non sarebbero spagnoli, fa sapere il ministero della Difesa di Madrid precisando che tra i 19 feriti, sette sono in gravi condizioni e cinque in prognosi riservata. In questo bilancio potrebbero non essere inclusi i militari italiani che hanno riportato solo escoriazioni: personale che si trovava a terra, nei pressi dei velivoli che erano in attesa di decollare nell'area dove è precipitato il caccia greco. Il caccia è precipitato nella zona di addestramento della scuola di perfezionamento di piloti della Nato, dove al momento dell'impatto erano numerosi i piloti e i meccanici all'interno dell'hangar.
La pista della base è stata chiusa e due aerei francesi, che partecipavano all'addestramento ed erano decollati poco prima, sono stati costretti ad atterrare nella base aerea di San Javier, a Murcia. Sul luogo della sciagura si sono recati il capo dell'aeronautica spagnolo, generale Francisco Javier Arnaiz, e il ministro della Difesa, Pedro Morenes. Domani anche il ministro della difesa italiano Roberta Pinotti visiterà la base con il capo d stato maggiore della difesa e dell'aeronautica.
Al programma Tlp della Nato partecipano, con Spagna e Italia, Belgio, Germania, Francia, Danimarca, Grecia, Gran Bretagna, e Stati Uniti, in tutto 750 persone fra piloti e personale di manutenzione. L'addestramento, al quale prendevano parte oltre 50 membri del personale militare e civile dei paesi interessati, era cominciato il 19 gennaio e sarebbe dovuto terminare il prossimo 13 febbraio.
Obiettivo del corso era aumentare l'efficacia delle forze aeree. «Gli allievi si allenano su differenti scenari, nei quali si esige un alto livello, che consenta loro di partecipare a missioni tattiche», si legge sulla pagina web della Nato Tpl-Albacete. Tra i numerosi aerei della Nato che stavano partecipando al corso TLP anche un AMX del 51/mo Stormo di Istrana dell'Aeronautica Militare e 5 velivoli Harrier AV8 B della Marina militare (l'Italia ha aderito al TLP come Nazione firmataria nel gennaio 1996): almeno uno di questi ha subito seri danni, mentre ancora non si conoscono bene le condizioni degli altri visto che nella zona sono tuttora in corso le azioni delle squadre antincendio e di soccorso. Tre dei feriti lievi per inalazione da fumo sono stati trasferiti all'ospedale di Hellin (Albacete) e il resto nell'ospedale della città di Castilla La Mancha, anche se i più gravi saranno trasportati a unità di grandi ustionati di ospedali della capitale. Nella zona dell'incidente ancora lavorano numerose squadre di vigili del fuoco, ambulanze e unità di rianimazione.
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