Lunedì 23 Dicembre 2024

India, accusati di omicidio: i due italiani liberi dopo 5 anni

NEW DELHI.  Tomaso Bruno ed Elisabetta Boncompagni, i due italiani da cinque anni in carcere a Varanasi per una condanna all'ergastolo revocata dalla Corte Suprema sono liberi. Lo ha detto all'ANSA l'ambasciatore d'Italia in India, Daniele Mancini. Il riacquisto della libertà da parte di Bruno e della Boncompagni è avvenuto alle 16 (le 11,30 italiane), dopo l'espletamento delle ultime pratiche burocratiche nel tribunale della città santa indiana. «Ovviamente - ha ancora detto Mancini - erano felici di potersi muovere liberamente dopo così tanto tempo. Ora si stanno recando a casa di amici per parlare con le rispettive famiglie». A quanto si è appreso i due resteranno almeno fino a martedi-mercoledì a Varanasi perchè la regolarizzazione del visto sui loro passaporti dovrà essere formalizzata dal ministero dell'Interno a New Delhi in collegamento con l'anagrafe degli stranieri della città di residenza. La Corte suprema indiana ha annullato il 20 gennaio la condanna all'ergastolo di Tomaso Bruno e Elisabetta Boncompagni,pronunciata dall'Alta corte dell'Uttar Pradesh, disponendone l'immediata liberazione. La sezione n.12 della Corte suprema, presieduta da Anil R. Dave, ha dichiarato che «la sentenza dell'Alta corte è messa da parte» e ha stabilito che gli autori dell'appello «siano subito rimessi in libertà». L'ambasciatore d'Italia Daniele Mancini, presente in aula, ha espresso all'ANSA di New Delhi «grande soddisfazione per il risultato ottenuto». Bruno e Boncompani erano in carcere dal febbraio 2010 con l'accusa di aver ucciso a Varanasi il loro compagno di viaggio Francesco Montis.Una «grande gioia» ed il riconoscimento che alla fine «il sistema giudiziario indiano ha dimostrato di funzionare» sono stati espressi oggi da Marina Maurizio, madre di Tomaso Bruno che, insieme a Elisabetta Boncompagni, ha ottenuto oggi dalla Corte Suprema la cancellazione della condanna all'ergastolo. «È una bellissima notizia - ha detto all'ANSA per telefono - tenendo anche conto del fatto che conoscendo l'India uno non può mai farsi illusioni».

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