PECHINO. La polizia cinese ha sottratto 37 neonati ai trafficanti che si preparavano a venderli nella provincia dello Shandong, secondo un servizio diffuso dalla televisione di Stato, la China Central Television o Cctv. Nell'operazione sono state arrestate 103 persone, tra cui alcune delle madri naturali dei bambini sottratti ai trafficanti. Secondo l'emittente, i neonati maschi venivano venduti per cifre tra i 50mila e gli 80mila yuan (ottomila-undicimila euro), mentre per le femmine - meno desiderate dalle famiglie cinesi - i prezzi erano decisamente inferiori. Funzionari di polizia intervistati per il servizio hanno affermato che alcuni dei bambini erano malnutriti. La banda pagava le donne che volevano liberarsi dei figli e le faceva partorire in una fabbrica abbandonata nella città di Jining. Subito dopo aver dato alla luce i bimbi, le donne venivano allontanate lasciando i piccoli in balia dei trafficanti. Pia MacRae, direttrice dell'organizzazione umanitaria Save The Children per la Cina ha sottolineato che «la povertà è la causa che provoca il traffico di neonati». «Di solito la strada che seguono va dalle regioni povere e depresse verso le aree più ricche», ha aggiunto.