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"Voleva avvelenare esponente repubblicano", barman nei guai

Il barman aveva intenzione di uccidere John Boehner, lo speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti

NEW YORK. Con la pistola o il veleno, un barman aveva intenzione di uccidere John Boehner, lo speaker della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti: l'accusa è stata rivolta formalmente dall'Fbi ad un uomo di 44 anni, Michael Hoyt che per oltre cinque anni ha servito drink all'alto esponente repubblicano al Wetherington Country Club, in Ohio. A rivolgersi alla polizia è stato lo stesso Hoyt, alla fine dell'ottobre scorso, dopo essere stato licenziato dal club dove era noto come 'bartender Mikè.

Quando gli agenti sono arrivati nella sua abitazione, Hoyt, hanno riferito fonti di polizia citate dalla stampa locale, ha detto che era Gesù e voleva uccidere Boehner ritenendolo la causa del suo licenziamento, perchè lo aveva trattato in maniera sprezzante e perchè pensava che fosse all'origine del virus dell'ebola. E si era rammaricato anche di non aver avvelenato uno dei drink che aveva servito allo speaker, ma comunque aveva ancora una pistola. E poi aveva anche affermato di aver udito la voce del demonio che gli diceva che Boehner era il male.

In seguito, Hoyt ha accettato di essere sottoposto ad un test psichiatrico, riferisce il quotidiano online 9 Wcpo Cincinnati, a cui fonti hanno riferito che all'origine del suo licenziamento ci sarebbero i modi bruschi che avrebbe dimostrato con diversi membri del club. In un comunicato diffuso dal suo portavoce, Boehner ha frattanto reso noto di essere «a conoscenza della situazione» ed esprime «sinceri ringraziamenti all'Fbi, alla Capitol Police e alle autorità locali dell'Ohio per i loro sforzi».

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