NEW YORK. In un carcere della Georgia è stata eseguita in serata la condanna a morte inflitta ad un veterano della guerra del Vietnam, Andrew Howard Brannan, giudicato colpevole dell' omicidio di un vice sceriffo. Secondo quanto è stato reso noto, Brannan, 66 anni, è stato messo a morte con una iniezione letale nel carcere di Jackson, dopo che anche la corte Suprema ha respinto un ultimo appello.
I suoi legali avevano sostenuto fino alla fine che alla giuria che lo ha condannato non erano stati forniti tutti i dettagli sul suo servizio in Vietnam, dove era stato insignito di due medaglie al valore e di una Croce di Bronzo, e sulla sua malattia mentale. A Brennan, che al momento dell'arresto era incensurato, era stata diagnosticata nel 1984 la sindrome da stress post-traumatico (Ptsd), una malattia che colpisce molti veterani di guerra, e dieci anni dopo i medici gli hanno riscontrato il disturbo bipolare.
Nel 1998 aveva ucciso un vice sceriffo della contea Laurens che lo aveva fermato per eccesso di velocità, mentre andava ad oltre 160 kmh. Sceso dall'auto, Brennan si era messo a danzare e cantare «sparami», come hanno mostrato le telecamere sulla volante della polizia, ma poi ha estratto dalla sua auto un fucile e ha sparato ripetutamente al vice sceriffo, Kyle Dinkheller, di 22 anni.
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