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India, il governo pronto ad aprire centri per "normalizzare" i gay

L'idea è quella di una terapia in cui gli omosessuali possono essere "addestrati". Saranno somministrati anche farmaci

NUOVA DELHI. Il governo dello Stato indiano di Goa sta progettando l'apertura di centri dove saranno amministrate terapie ai giovani della comunità Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali e transessuali) per «portarli alla normalità». Lo ha dichiarato il ministro indiano dello Sport e della Gioventù, Ramesh Tawadkar. Conversando con i giornalisti in occasione del lancio del piano dello Stato di Goa per la gioventù, il ministro, appartenente al Bjp del premier indiano Narendra Modi, ha insistito che «riporteremo i membri della comunità Lgbt alla normalità.

Creeremo per loro appositi centri, come quelli per gli Alcolisti Anonimi. Li addestreremo e daremo loro farmaci».  Ammettendo poi che il cosiddetto gruppo Lgbt «necessita attenzione», Tawadkar ha aggiunto che «faremo un approfondito studio su di esso in modo da poter meglio affrontare i suoi problemi». Immediate le reazioni degli attivisti per i diritti umani. Per Ritu Parna, «queste affermazioni sono ridicole e costituiscono un passo indietro rispetto all'evoluzione del pensiero moderno». Più caustica la risposta di un altro attivista, Anand Grover, secondo cui il ministro «farebbe bene a farsi fare un controllo per verificare la sua normalità».

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