MAIDUGURI. Una bambina di circa 10 anni si è fatta saltare in aria in un affollato mercato di Maiduguri, nel nord-est della Nigeria. Lo hanno riferito la Croce Rossa e fonti della sicurezza riprese dall'informazione locale. Il bilancio delle vittime dell'attentato kamikaze, secondo i media internazionali, è pesantissimo: i morti sono almeno 19 e 18 sono i feriti. Finora non c'è stata rivendicazione ma le autorità locali ritengono che si tratti dell'ennesimo attacco compiuto dagli integralisti islamici dell'organizzazione jihadista Boko Haram. Solo pochi giorni fa lo stesso gruppo era stato protagonista di una ecatombe. Sarebbero stati duemila i morti nell'offensiva contro la città di Baqa e altri 16 villaggi vicini nel travagliato Stato di Borno. Boko Haram (l'educazione occidentale è peccato) avrebbe preso il controllo del 70% della regione, consolidando il 'califfato' proclamato mesi fa nell'area. L'offensiva contro Baqa è stata lanciata lo scorso fine settimana: il bilancio accertato è di almeno 100 morti. I militari nigeriani avrebbero rifiutato lo scontro, come denunciato già in passato dai residenti, e abbandonato una base militare nei pressi. Il conflitto segna una violenta escalation nell'ultimo anno, proprio da quando i leader del gruppo hanno giurato fedeltà al 'califfo' Abu Bakr al Baghdadi, con una sequela di attentati kamikaze, in molti casi compiuti da donne, che fanno strage in tutto il Paese. Ma non è solo la Nigeria a infiammarsi: una 'divisione' dell'Isis in Libia ha 'giustiziato' oggi due giornalisti tunisini, un atto di barbarie motivato dal fatto che lavoravano per una tv "che insulta Allah". Una terminologia molto simile a quella dei terroristi di Parigi che hanno affermato di voler vendicare il Profeta per le vignette "blasfeme" di Charlie Hebdo.