LONDRA. Torna lo spettro di uno scandalo sessuale su Buckingham Palace. Una donna ha affermato di essere stato obbligata ad avere rapporti sessuali col principe Andrea quando era 17enne, cioè minorenne. La presunta vittima, di cui non si conosce il nome, ha lanciato le accuse in un documento presentato in un tribunale della Florida nell'azione legale portata avanti da alcune donne che sostengono di essere finite nel giro di «schiave del sesso» organizzato da Jeffrey Epstein, il finanziere americano condannato nel 2008 per pedofilia, che le avrebbe messe a disposizione di personaggi ricchi e potenti. Per fare chiarezza è dovuto intervenire un portavoce della famiglia reale, che ha negato con forza il coinvolgimento del figlio della regina Elisabetta nella torbida vicenda di abusi sessuali che risale al periodo 1999-2002. «Ogni idea di indecenza con minori è categoricamente falsa», ha dichiarato, sottolineando che il principe non è parte chiamata in causa nel processo. Non solo. Nel 2011, in un'intervista a Vanity Fair, Andrea aveva negato ogni contatto sessuale con le donne legate ad Epstein, col quale però il duca di York ha intrattenuto una lunga e controversa amicizia, andata avanti anche quando erano emersi i dettagli sull'attività del tycoon caduto in disgrazia e del suo 'harem'. Si dice che ne facessero parte decine di ragazze, alcune delle quali minori, e che queste venissero concesse agli amici del finanziere. Il principe, che secondo la donna avrebbe avuto con lei incontri a sfondo sessuale a Londra, New York e su un'isola dei Caraibi, non è l'unico nome celebre emerso dall'azione legale. La presunta vittima dice di aver avuto anche rapporti con Alan Dershowitz, il guru degli avvocati americani diventato famoso per avere difeso O.J. Simpson e che è stato consulente legale dello stesso Epstein. Dershowitz ha dichiarato al Guardian che le accuse della donna sono del tutto false e costruite ad arte per spillare soldi. Il caso Epstein sembrava chiuso nel 2008, tramite l'accordo da lui raggiunto con i procuratori federali in cui si era dichiarato colpevole di pedofilia ed era stato condannato a 18 mesi (di cui ne ha trascorsi 13 in carcere). L'Fbi aveva interrotto così l'indagine sulle 40 donne che affermavano di essere le sue 'schiave del sessò e gran parte di loro hanno ricevuto indennizzi. Ma due presunte vittime, definite Jane Doe 1 e 2, hanno iniziato una nuova azione legale sostenendo che le autorità federali avevano violato i loro diritti per non averle consultate riguardo l'accordo segreto con Epstein. Il documento in cui compare il nome del principe fa parte della richiesta di due altre presunte vittime del tycoon che vogliono prendere parte alla causa.