WASHINTON. La Cia ha ammesso che i presunti Ufo avvistati tra gli anni '50-'60 erano frutto di test segreti dell'intelligence. In un documento svelato dalla stessa agenzia risulta che gli avvistamenti si riferivano ai test compiuti degli aerei spia U-2. Nell'account ufficiale su twitter, la Cia scrive: «Le notizie sull'attività inusuale nei cieli negli anni Cinquanta? Siamo stati noi». L'aereo testato dalla Cia era in grado di volare a 70mila piedi, un'altitudine che all'epoca sembrava impossibile all'uomo poter raggiungere, facendo sospettare, specialmente ai piloti, che qualcosa di strano stesse accadendo nei cieli. «In quegli anni, la maggior parte degli aerei commerciali volava a 20mila piedi e quelli militari a 40mila», si legge nel documento pubblicato con tanto di link. «Di conseguenza, una volta che gli U-2 iniziarono a volare sopra i 60mila piedi, i controllori del traffico aereo iniziarono a ricevere testimonianze dell'avvistamento di Ufo». La Cia, in realtà, fece un controllo incrociato con le segnalazioni e i suoi registri di volo, ma quando capì che si trattava degli aerei spia U-2 mantenne il silenzio, sottolinea il documento. Il rapporto fa parte dei documenti declassificati nel 2013 che rivelarono l'esistenza della famosa Area 51 nel Nevada, la base top-secret militare dove venivano fatti vari test.
Usa, la Cia ammette: "Gli Ufo degli anni '50? Sì, eravamo noi..."
Nell'account ufficiale su twitter, la Cia scrive: «Le notizie sull'attività inusuale nei cieli negli anni Cinquanta? Siamo stati noi».
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