KABUL. Con almeno 3.188 morti al 30 novembre, il 2014 si profila come l'anno più cruento per i civili in Afghanistan da quando le Nazioni Unite hanno cominciato ad elaborare statistiche sul conflitto. Lo ha reso noto la Missione dell'Onu a Kabul. Alla cifra delle vittime fatali (+19% rispetto al 2013), emerge dalle statistiche, si devono aggiungere quelle dei feriti (6.429) giungendo così ad un totale di 9.617 civili colpiti dalla violenza della guerra.
Mancando ancora un mese alla fine dell'anno, è probabile che le vittime complessive supereranno quindi per la prima volta quota 10.000. Commentando questi dati, la direttrice per i Diritti umani della Missione, Georgette Gagnon, ha sostenuto che «la situazione per i civili in Afghanistan sta diventando sempre più tragica». Infine l'Onu segnala che per la prima volta dall'inizio del conflitto le vittime civili provocate dagli scontri fra forze di sicurezza ed i movimenti antigovernativi hanno superato quelle causate dagli attentati e dallo scoppio di rudimentali ordigni (ied). Infine il rapporto conferma che, come negli anni passati, i 3/4 delle vittime sono stati causati dall'azione dell'insorgenza afghana.
Caricamento commenti
Commenta la notizia