BEIRUT. Oltre 700 civili, di cui 155 minorenni, sono stati uccisi in Siria negli ultimi due mesi in quasi 3.000 raid compiuti dal regime di Damasco con aerei ed elicotteri. Lo rende noto l'ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus).
Il numero dei morti documentati è di 735. I feriti sono almeno 2.800. L'Ondus fa appello ai «Paesi che hanno un impatto significativo sulla comunità internazionale» perchè siano «fermati i crimini di guerra e i crimini contro l'umanità contro il popolo siriano».
Secondo l'Ondus, i raid aerei di Damasco contro i miliziani ribelli - paralleli negli ultimi mesi a quelli condotti in particolar modo contro l'Isis dalla coalizione internazionale a guida Usa - sono stati 1.611, mentre in altri 1.362 casi gli attacchi sono stati compiuti da elicotteri cha hanno sganciato barili esplosivi. Le aree colpite vanno dalla provincia di Damasco a quella di Daraa, nel sud, da quelle settentrionali di Idlib e Aleppo a quelle centrali di Hama e Homs, a quella orientale di Deyr az Zor. Riferendosi alla comunità internazionale, l'ong afferma che «è una vergogna che coloro che fingono di rispettare i diritti umani si limitino a scrivere e pubblicare dichiarazioni di condanna di tali crimini».
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