ROMA. «Di fronte a un atteggiamento così grave» delle autorità indiane «il governo si riserva i passi necessari a partire dall'urgente richiamo per consultazioni dell'ambasciatore italiano a Nuova Delhi» anche se «non si tratta di rottura delle relazioni diplomatiche». Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. L'Italia «si riserva tutti i Passi necessari» nei confronti delle autorità indiane sulla vicenda dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni alle commissioni riunite Esteri e Difesa. E lo «dobbiamo fare», ha aggiunto «senza improvvisazioni» e «con il necessario equilibrio». La posizione del fuciliere Girone è per noi motivo di «angosciosa preoccupazione». Lo ha detto il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ale commissioni Esteri e Difesa, ribadendo «l'irritazione del governo italiano» per le decisioni prese dalla Corte Suprema indiana che ha respinto richieste «umanitarie» per i due marò. Le autorità indiane, ha sottolineato, hanno accumulato una serie «incredibile di rinvii». L'impegno per il pieno recupero fisico di Massimiliano Latorre è «una priorità per il Governo e nulla sarà fatto per mettere a rischio le sue condizioni». Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, in audizione alle commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, parlando della vicenda dei due marò. «Siamo delusi ed irritati per la decisone della Corte suprema indiana sui due marò. Le nostre istanze erano di carattere umanitario e ci aspettavamo un risultato diverso», ha aggiunto il ministro della Difesa. Salvatore Girone, ha detto, «è in India da quasi tre anni, la sua detenzione crea disagio ed è in cima ai nostri pensieri. Il Governo metterà in atto tutte le misure possibili per rimediare». Nella vicenda dei due marò sono in gioco «principi irrinunciabili di sovranità internazionale» e l'Italia ha l'obbligo di reagire« di fronte alle decisioni delle autorità indiane, ha concluso il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni sottolineando: "mi auguro" che "sia una reazione ferma e unitaria". "In questo momento difficile occorre dare una risposta forte e unitaria, abbiamo bisogno di unità", ha ribadito anche il ministro della Difesa Roberta Pinotti.