ISLAMABAD. Dopo la strage di ieri nella scuola di Peshawar, i talebani pachistani hanno minacciato oggi nuovi attentati come «vendetta» per le operazioni dell'esercito nel nord-ovest e hanno esortato i civili a evitare scuole e altre sedi militari. La minaccia è contenuta in un comunicato inviato a giornalisti all'indomani della strage contro la scuola di Peshawar costata la vita a 141 persone. Nel documento di quattro pagine, il gruppo armato estremista Tehrik-e-taleban Pakistan (Ttp) ha chiesto ai civili e ai loro bambini di non frequentare scuole e istituzioni gestite dai militari. Il brutale attacco da parte di un commando di talebani alla Scuola pubblica militare di Peshawar che ha causato la morte di 141 persone di cui 132 bambini ed adolescenti «è il nostro 11 settembre». Lo scrive oggi in prima pagina il quotidiano The Express tribune di Islamabad. Mentre il Pakistan osserva il primo dei tre giorni di lutto nazionale decretato dal governo, il giornale scrive che questo atto «è il nostro 11/9. È un attacco al futuro del Pakistan, ai suoi giovani figli e figlie». «Gli abitanti di Peshawar - si dice ancora - non sono alieni a al dolore e al lutto. Ma mai questa città ha vissuto qualcosa di tale grandezza nei 2.500 anni della sua storia». Il primo ministro pachistano Nawaz Sharif, giunto ieri a Peshawar per coordinare il piano di risposta all'attacco presiederà oggi in città un vertice di tutti i partiti presenti in Parlamento per concordare una lotta più efficace al terrorismo. Due esplosioni sono avvenute oggi in Pakistan all'esterno di una scuola femminile vicino a Peshawar. Lo riferisce l'emittente indiana «all news» Ndtv. A quanto riferiscono i media l'istituto scolastico preso di mira si trova nella città di Dera Ismail Khan, nella provincia nord-occidentale di Khyber Pakhtunkwa, a qualche centinaia di chilometri da Peshawar dove ieri i talebani hanno massacrato oltre 130 studenti. Secondo una tv pachistana l'area è stata isolata dalle forze di sicurezza. Le prime informazioni sono comunque rassicuranti perchè nel momento degli scoppi la scuola era chiusa in segno di lutto per il massacro compiuto ieri dai talebani nella Scuola pubblica militare di Peshawar.