ROMA. Il Dalai Lama sbarca a Roma per il summit dei premi Nobel della Pace, in una città che per tre giorni sarà la capitale della pace, ma dove si annunciano anche proteste contro la guida spirituale tibetana. La tre giorni romana del Dalai Lama sarà molto intensa. Nonostante indiscrezioni che si sono rincorse durante la giornata, nessun incontro è previsto con papa Francesco. A questo proposito, il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi ha spiegato all'ANSA che non è prevista alcuna «udienza del Papa con Nobel. Ci sarà un messaggio del Pontefice a firma Segretario di Stato per l'incontro». La presenza del leader spirituale tibetano è il motivo per cui la 'Città eterna' ospita il summit dei nobel. Il 14esimo vertice dei laureati di Oslo avrebbe dovuto tenersi dal 13 al 15 ottobre a Città del Capo, ma è stato spostato dopo le polemiche innescate dal rifiuto del Sudafrica di concedere il visto al Dalai Lama per non irritare la Cina. Dopo che era caduta nel vuoto una loro lettera-appello al presidente Jacob Zuma, i Nobel per protesta contro la decisione del governo sudafricano avevano deciso di annullare la scelta sudafricana. Come previsto, l'evento sarà dedicato interamente alla memoria e all'eredità di Nelson Mandela e si intitolerà: «Peace. Living It!». Oltre al Dalai Lama parteciperanno alla cerimonia altri 22 Nobel. Tra questi, Mikhail Gorbaciov, Betty Williams, David Trimble, l'arcivescovo Desmond Tutu, Jody Williams, Jose Ramos-Horta, Leymah Gbowee, Mairhead Maguire e Shrin Ebdai. Interverranno inoltre i rappresentanti di istituzioni, organizzazioni e associazioni internazionali. Il Summit prenderà il via venerdì all'Auditorium Parco della Musica, con il saluto del sindaco Ignazio Marino. I Premi Nobel e gli altri partecipanti si confronteranno sulle nuove sfide della democrazia e lo sviluppo sostenibile, prevenzione delle guerre e violenza sessuale e di genere, ma anche di strategie per una pace duratura. Il vertice si concluderà domenica in Campidoglio dove, nell'Aula Giulio Cesare, avrà luogo tra l'altro la cerimonia per l'assegnazione del Peace Summit Award 2014, il prestigioso premio che viene consegnato dai Nobel alla personalità del mondo del cinema e dello spettacolo che maggiormente si è contraddistinta nella difesa dei diritti umani nel mondo. Quest'anno il riconoscimento sarà conferito al regista Bernardo Bertolucci. Tuttavia durante il summit non mancheranno le proteste. Centinaia di manifestanti italiani, tibetani e di altre nazionalità marceranno nelle strade della capitale contro il Dalai Lama per «porre fine alla sua ipocrisia e alla persecuzione religiosa», fanno sapere. Secondo i manifestanti, il Dalai Lama, in contrasto con i principi che animano il Premio Nobel per la Pace, ha forzatamente impedito ai praticanti di pregare la popolare divinità buddhista Dorje Shugden. Ed è inoltre «responsabile di un'aggressiva campagna di persecuzione che colpisce milioni di praticanti in tutto il mondo, che genera sofferenza e violazione dei diritti umani».