PRETORIA. Il processo del campione paraolimpico Sudafricano Oscar Pistorius, condannato a 5 anni di carcere per aver ucciso la sua fidanzata Reeva, sarà riesaminato in appello dalla Corte Suprema su richiesta del pubblico ministero. Lo ha deciso il giudice Thokozile Masipa. Il giudice Masipa ha così accettato che i giudici della Corte Suprema del Sudafrica verifichino la corretta applicazione della legge nel corso del processo conclusosi con la condanna a cinque anni di carcere per Pistorius. L'ex atleta, con una sentenza che aveva fatto molto discutere, è stato condannato per omicidio colposo a cinque anni di reclusione. «La nostra tesi era che avrebbe dovuto essere condannato per omicidio ad un pena di almeno quindici anni: è quello che vogliamo», ha detto il portavoce del procuratore Nathi Ncube, esprimendo soddisfazione per la decisione del giudice. L'accusa da sempre ha sostenuto la tesi dell'omicidio volontario, e non colposo, contestando il fatto che Pistorius non aveva intenzione di uccidere ed ha agito per errore e negligenza. Questo - spiega l'accusa - creerebbe un pericoloso precedente per la giurisprudenza nazionale in un paese afflitto da elevata criminalità: «la condanna decisa dal giudice fissa la barra molto in basso, è scioccante», aveva detto ieri il procuratore Gerrie Nel nel corso dell'udienza per la decisione sul ricorso in appello. Oscar Pistorius è stato condannato a 5 anni per l'omicidio colposo della sua fidanzata Reeva Steenkamp. L'atleta sudafricano è stato condannato anche ad altri tre anni per possesso di armi da fuoco, ma questa sentenza è sospesa con la condizionale.