Giovedì 19 Dicembre 2024

Seconda notte di proteste antirazzista: marcia sul ponte di Brooklyn

NEW YORK. Monta per la seconda sera di seguito la protesta a New York, dove migliaia di persone si stanno riversando in piazza per manifestare contro il razzismo e i metodi violenti della polizia. Per ora la situazione è tranquilla, ma la tensione è altissima. Un corteo partito da Foley Square, a Dowtown Manhattan, a due passi da City Hall, la sede del sindaco Bill de Blasio, si è diretto verso il Brooklyn Bridge, con la polizia che lo ha chiuso al traffico, permettendo ai manifestanti di marciare su uno dei simboli della città. Presidiati dalle forze dell'ordine tutti gli altri ponti e i tunnel che collegano Manhattan alla terraferma. Cortei spontanei si sono formati anche in altri punti della città, da Harlem a Canal Street, a Chinatown, dove centinaia di persone in mezzo alla strada hanno inscenato il cosiddetto «die-in», distesi a terra e fingendosi morti. Si prevede che la gran parte di questi cortei confluisca ancora una volta a Times Square, dove intanto si è già radunata una gran folla. Manifestazioni si stanno svolgendo in tantissime altre città degli Stati Uniti: da Orlando in Florida a Baltimora in Maryland; da Oakland in California a Seattle nello Stato di Washington. A Boston il capo della polizia ha parlato con i manifestanti invitando tutti alla calma. A Chicago manifestanti e forze dell'ordine sono venuti a contatto quando la polizia è intervenuta per sgombrare una delle principali arterie della città. Ma per ora non si registrano particolari incidenti. Proteste anche nella capitale federale Washington, dove il presidente Barack Obama e la sua famiglia hanno potuto partecipare alla tradizionale cerimonia dell'accensione delle luci dell'albero di Natale della Casa Bianca senza che si siano verificati i disordini temuti. Come accaduto ieri per l'accensione di un altro famoso albero, quello della Rockfeller Plaza di Manhattan. Momenti di tensione a New York dove un corteo di manifestanti si è diretto verso il terminal dei traghetti che collegano Manhattan a Staten Island, dove è stato ucciso, soffocato da un agente, l'afroamericano Eric Garner. Qui un cordone di polizia si è schierato per impedire alla folla di imbarcarsi. Sospeso il servizio di traghetti.  Intanto i manifestanti hanno causato la chiusura del ponte di Brooklyn, dell'Holland Tunnel e della West Side Highway di Manhattan, paralizzando gran parte del traffico newyorkese. Alta tensione anche a Chicago, Boston e Seattle, dove si è sfiorato lo scontro tra manifestanti e poliziotti e si registrano arresti. Mentre a Washington un corteo si è diretto verso Capitol Hill, per portare la protesta davanti al Congresso americano.

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