KARACHI. Almeno due persone, tra cui un bambino, sono state uccise oggi da una bomba che ha colpito uno scuolabus nel distretto tribale di Kurram, nel nord ovest del Pakistan. Lo riferiscono fonti ufficiali sul posto. Il veicolo, carico di studenti diretti in una scuola dell'area di Nasti Kot, è stato completamente distrutto da un ordigno piazzato sulla strada. Il conducente e uno scolaro sono morti sul colpo. Altri cinque bambini sono rimasti feriti e sono ora ricoverati in un ospedale del capoluogo di Parachinar. «La bomba - ha detto un funzionario - è stata azionata a distanza ed è scoppiata quando è passato il pulmino». Nella Kurram Agency, che confina con l'Afghanistan, sono attivi diversi gruppi anti sciiti. Finora l'attentato non è stato rivendicato. 65 morti il bilancio dell'attentato suicida di qualche giorno fa, sempre in Pakistan, al valico di confine con l'India di Wagah, secondo i media locali. Tra le vittime ci sono dieci donne, sette bambini e tre uomini del reparto paramilitare dei Rangers. Circa 100 persone si trovano all'ospedale con diversi tipi di ferite. La deflagrazione è stata causata da 10-15 chili di esplosivo indossati da un kamikaze che si era mescolato tra la folla al termine di una cerimonia militare che ogni sera si svolge al valico. Gli investigatori hanno riferito che l'attentatore è riuscito ad attraversare quattro posti di controllo prima di farsi esplodere davanti a un punto di ristoro. Il premier indiano, Narendra Modi, su Twitter ha condannato l'attacco, definendolo «orrendo», e ha espresso solidarietà alle famiglie delle vittime.