BUCAREST. In Romania alle 7 locali (6 italiane) si sono aperte le urne per il turno di ballottaggio delle presidenziali, che vede favorito il premier socialdemocratico Victor Ponta sul candidato di centro-destra Klaus Iohannis, sindaco di Cluj e esponente della minoranza tedesca della Transilvania. Ponta, che nei giorni scorsi ha incassato l'appoggio del premier italiano Matteo Renzi in breve visita a Bucarest, parte da un vantaggio di dieci punti ottenuto al primo turno del 2 novembre (40,4% rispetto al 30,3% di Iohannis), e può contare sull'appoggio dell'ex premier Calin Tariceanu e del nazionalista Vadim Tudor. Iohannis da parte sua è sostenuto dall'intero centro-destra, ha la possibilità di conquistare i consensi della minoranza magiara, e può inoltre sperare in un'affluenza alle urne più alta rispetto al primo turno (53%). Per tutte queste variabili, nonostante il vantaggio che i sondaggi assegnano a Ponta, non è escluso un esito più serrato o addirittura un testa a testa fra i due candidati alla successione del conservatore Traian Basescu, il presidente uscente che non poteva più candidarsi dopo due mandati. Dopo le critiche e le polemiche per la cattiva organizzazione del voto all'estero in occasione del primo turno, quando migliaia di elettori non avevano potuto votare per la scarsità di seggi nelle ambasciate e altri problemi logistici - polemiche che hanno portato alle dimissioni del ministro degli esteri Titus Corlatean - il nuovo capo della diplomazia romena Teodor Melescanu ha annunciato di volersi recare oggi personalmente a Parigi per votare con gli altri suoi connazionali. Gli oltre 18 milioni di elettori potranno votare fino alle 21 locali (20 italiane), e subito dopo verranno diffusi i primi exit poll.