Raid aereo Usa contro l'Isis a Mosul: giallo sul ferimento di al Baghdadi, califfo dello Stato islamico
BEIRUT. Il ministero dell'Interno iracheno ha confermato che il califfo dello Stato islamico, Abu Bakr al Baghdadi, è rimasto ferito in un raid aereo nel quale diversi altri leader dell'Isis sono rimasti uccisi. Lo riferisce l'agenzia irachena Nina. Un assistente prossimo del leader dello Stato islamico, Abu Bakr al Baghdadi, è stato ucciso in Iraq vicino a Falluja. Lo annuncia la tv di Stato irachena. La versione fornita dal ministero dell'Interno iracheno si differenzia notevolmente da quella data in precedenza da un portavoce del Comando centrale delle forze americane, il colonnello Patrick Ryder. Secondo Ryder, sono stati i jet Usa a compiere un attacco contro un convoglio dell'Isis vicino a Mosul, nel nord dell'Iraq, nel tentativo di uccidere Al Baghdadi. Ma l'ufficiale ha detto di non essere in grado di confermare la presenza del capo dello Stato islamico nello stesso convoglio. Il ministero di Baghdad, invece, afferma che sono stati aerei iracheni a compiere l'attacco in una diversa località, nella regione di Al Qaim, nella provincia occidentale di Al Anbar, ferendo Al Baghdadi e uccidendo diversi suoi collaboratori. Il ministero dell'Interno aggiunge che il califfo dell'Isis è stato trasferito in Siria in una regione sotto il controllo dei suoi miliziani per essere curato. Secondo la stessa fonte, il raid ha colpito una scuola della località di Saada dove Al Baghdadi e altri dirigenti dell'Isis tenevano un incontro con un altro «gruppo terrorista» che aveva deciso di stringere alleanza con lo Stato islamico. Nel bombardamento sarebbero rimasti uccisi o feriti 40 miliziani. Nei giorni scorsi, si era diffusa la notizia del ferimento di Baghdadi, dopo i raid aerei della coalizione che avevano colpito al confine tra Iraq e Siria alcune basi dell'Isis e un convoglio di pick-up. Il Comando centrale Usa (Centcom) ha confermato i raid nei pressi di Mosul, ma ha affermato non poter "confermare" che l'emiro Abu Bakr al Baghdadi fosse presente nei luoghi presi di mira. Secondo invece una dichiarazione apparsa su Twitter da un account che si presenta come quello di Abu Muhammad al Adnani, portavoce dell'Isis, Abu Bakr alBaghdadi è vivo, anche se nei raid aerei compiuti dalla coalizione guidata dagli Usa tra venerdì e sabato sarebbe rimasto gravemente ferito. Esperti occidentali di terrorismo sottolineano che l'account potrebbe essere falso. "Il Califfo è ferito, forse addirittura morto". Rimbalzava così sui social network una notizia, ripresa dal network televisivo al Arabiya, secondo cui il leader dello Stato islamico (Isis), Abu Bakr al Baghdadi, era tra le vittime di raid aerei della coalizione guidata dagli Usa in una località tra la Siria e l'Iraq. Secondo la tv al Hadath, del gruppo editoriale panarabo-saudita al Arabiya, nei bombardamenti su alcune postazioni dell'Isis a Qaim, ultima città irachena nella regione occidentale di al Anbar prima dell'ormai svanito confine con la Siria, è stata colpita una sede dello Stato islamico dove era in corso una riunione dei vertici del gruppo jihadista. L'ultima volta, il 6 settembre, era persino apparsa una finta foto di Baghdadi morto, raffigurante un volto con gli occhi chiusi molto somigliante a una delle immagini note del leader jihadista. In quel caso, il Pentagono aveva smentito la notizia.