TEHERAN. Il 5 novembre avrebbe compiuto 27 anni, e la sua memoria è ancora viva non solo fra i suoi amici, parenti e sostenitori della campagna per farla sfuggire all'impiccagione. A celebrare il compleanno di Reyhaneh Jabbari, morta sulla forca il 27 ottobre per aver ucciso l'uomo che avrebbe tentato di violentarla, sono infatti già migliaia di partecipanti ad un evento creato dalla madre su facebook. Shole Pakravan, la madre della giovane, dopo l'esecuzione non si è infatti chiusa nel suo dolore. Ma ha continuato a parlare di lei, con parole lucide e poetiche, sulla sua pagina facebook, che ogni volta volta leggono centinaia di persone.
Da quella pagina è scomparsa la foto di Reyhaneh avvolta nel chador blu delle detenute, sostituita da un'immagine di lei bambina mentre soffia sulla candelina del suo primo compleanno. Per quei 27 anni che domani non potrà celebrare, la madre ha dunque lanciato un invito a partecipare cui sono già quasi 4500 quelli che hanno 'cliccato' la loro adesione, postando immagini e commenti. A Reyhaneh piacevano le feste di compleanno, scrive Shole Pakravan, tanto che ne organizzava anche in carcere per le altre detenute, che spesso erano donne sole, disperate o anche vittime di violenza e stupro. Anche Reyhaneh, conclude la madre, è stata vittima di aggressione e ingiustizia.
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