BRUXELLES. L'Ue giudica le elezioni tenute dai separatisti nel sud-est dell'Ucraina «illegali», ribadisce che «non saranno riconosciute» e sottolinea che esse costituiscono un «nuovo ostacolo» sulla via di una soluzione pacifica del conflitto. Lo ha dichiarato il nuovo responsabile della diplomazia dell'Ue Federica Mogherini in un comunicato. Nel suo comunicato, Mogherini, a sottolineare il suo giudizio di illegalità di questo voto, mette tra virgolette le parole elezioni presidenziali e parlamentari delle Repubbliche del popolo di Donetsk definendole «illegittime e un nuovo ostacolo sulla strada verso la pace», «in contrasto con la lettera e lo spirito del protocollo di Minsk, firmato dai rappresentanti del Gruppo di contatto trilaterale» contrarie «agli sforzi per trovare una soluzione politica sostenibile alla crisi». «Le prime elezioni locali in conformità con la legge ucraina, come previsto nel protocollo di Minsk, sono le misure legali e legittime per il rinnovo del mandato democratico degli enti locali in queste zone dell'Ucraina. Invito tutte le parti a lavorare per tali elezioni. L'aspirazione alla pace non può essere solo una dichiarazione politica - sottolinea Mogherini - richiede volontà politica e buona fede. Mi auguro che tutte le parti riaffermino il loro impegno per il Protocollo di Minsk, e agiscano in modo coerente al fine di attuarlo pienamente in tutte le sue parti. L'Unione europea si è impegnata a sostenere questi sforzi e continuerà a lavorare verso la soluzione della crisi in Ucraina. Invito tutte le parti - conclude - ad agire nel pieno rispetto dell'integrità territoriale, la sovranità, l'indipendenza e l'unità del Paese».