BUCAREST. In Romania alle 7 locali (6 italiane) si sono aperte le urne per le elezioni presidenziali, che vedono grande favorito il premier socialdemocratico Victor Ponta (42 anni). Degli altri 13 candidati in lizza, l'unico in grado di tenergli testa è Klaus Iohannis (55 anni), esponente della minoranza tedesca, sindaco di Sibiu e leader del partito liberale.
Un ultimo sondaggio assegnava a Ponta il 40% dei consensi rispetto al 29% di Iohannis. Nessuno dei due tuttavia dovrebbe ottenere la maggioranza di oltre il 50% per essere eletto al primo turno, e si andrà probabilmente al ballottaggio in programma il 16 novembre.
Il presidente uscente, il conservatore Traian Basescu, protagonista di una scomoda coabitazione politica con il premier Ponta, non poteva più candidarsi dopo due mandati consecutivi.
Il voto è considerato un test chiave per il Paese ex comunista, bisognoso di riforme e di ammodernamento del proprio apparato statale. Lotta alla corruzione ancora molto diffusa, indipendenza della magistratura, sviluppo delle infrastrutture necessarie al Paese balcanico, tra i più poveri e arretrati della Ue, sono stati i temi dominanti della campagna elettorale caratterizzata da scontri e accuse reciproche tra i candidati. Alle urne sono chiamati oltre 18 milioni di elettori, che potranno votare fino alle 21 (20 italiane).
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